PIMENTEL, George Claude
Chimico statunitense, nato a Rolinda (California) il 2 maggio 1922, morto a Kensington (California) il 18 giugno 1989. Ha studiato all'università della California a Berkeley, dove ha conseguito anche il Ph. D. (1949) e ha svolto tutta la sua carriera d'insegnante: prima come istruttore di chimica (1949-51), poi come assistant professor (1951-55), come professore associato (1955-59) e infine come professore ordinario di Chimica (dal 1959), carica che comprendeva la direzione del laboratorio universitario di biodinamica chimica e la funzione di direttore associato del laboratorio Lawrence. Dal 1943 al 1946 è stato nella Marina USA, presso la Scuola pre-radar all'università di Princeton e alla sezione di fisica nucleare dell'Office of Naval Research. P. ha rivestito cariche importanti: è stato vice direttore della National Science Foundation (1977-80), presidente della American Chemical Society (1985-87), membro dell'American Academy of Arts and Sciences, dell'American Physical Society, dell'American Optical Society, ecc. Per la sua intensa attività di ricerca, di didatta, di uomo di scienza, ha ottenuto diversi riconoscimenti: premio Wolf per la chimica (1982, condiviso con J.C. Polanyi), medaglia nazionale per la scienza (1985), premio Welch (1986), medaglia Priestley (1989), la più alta onorificenza conferita dalla Società chimica americana. Va inoltre segnalato che negli anni trascorsi alla presidenza o alla direzione degli enti culturali citati P. ha svolto un'intensa e proficua azione tesa a modificare le sfavorevoli opinioni sulle attività chimiche diffuse fra i non addetti ai lavori, a promuovere l'incremento della ''educazione chimica'' presso i giovani, a ogni livello di studi, e a infondere in loro entusiasmo per la ricerca chimica.
Così, durante il periodo trascorso alla National Science Foundation, ha presieduto un comitato autore di un rapporto (dal titolo Opportunità in Chimica, noto anche come Rapporto P.) contenente i risultati forniti dalla ricerca chimica, gli aspetti sociali ed economici del progresso chimico, l'importanza della chimica nella società moderna, gli indirizzi futuri; il rapporto ha costituito una guida per studenti, per programmatori, per politici. Durante la presidenza dell'American Chemical Society ha posto le basi per la creazione di una ''Giornata nazionale per la chimica'' che ha ottenuto notevole successo, tanto da essere trasformata in ''Settimana per la chimica'' (che ancora si effettua con proficui risultati).
Le ricerche che hanno procurato a P. un'alta reputazione, come chimico e come spettroscopista dotato di spiccata creatività, sono contenute in oltre 200 articoli comparsi su riviste scientifiche. Fra i risultati più importanti: la scoperta dei laser chimici (dispositivi da P. utilizzati largamente per studi di dinamica chimica), i contributi apportati alla spettroscopia di molecole a vita brevissima presenti nei gas solidificati e in altri materiali, le ricerche sul legame chimico, sui radicali liberi, lo studio all'infrarosso di Marte, ecc.
È autore di importanti pubblicazioni, quali Understanding chemistry, in collaborazione con R.D. Spratley (1971), Opportunities in chemistry (1985), Opportunities in chemistry: today and tomorrow (1987), Chemistry: an experimental science, un testo didattico del 1963 che ha avuto diverse edizioni e traduzioni in molte lingue.