BRĂTIANU, George
Storico e uomo politico romeno, figlio dello statista Ionel I. Brătianu, nato a Ruginoasa il 30 gennaio 1898. Studiò legge e lettere a Parigi, fu nominato professore di storia universale all'università di IaŞi, e, dopo la morte di N. Iorga (1940), a quella di Bucarest. Partecipò alla prima Guerra mondiale e, nel diario File rupte din cartea războiului (Fogli tratti dal libro della guerra, 1918-19), mostrò umana comprensione degli avvenimenti. Fu deputato liberale nel 1927 e 1928. Nel 1930, dopo la morte dello zio Vintilă B., vedendosi allontanato dalla presidenza del partito liberale che gli spettava per tradizione e popolarità, fondò un secondo partito liberale, riuscendo a entrare in parlamento, nel 1931, con 12 deputati e con 14 nel 1933. Nei dieci anni del regno di Carol II e durante il governo di Antonescu (1940-44) si mantenne appartato. Collaborò per l'armistizio del 23 agosto 1944 con la Russia, ma, al processo contro Antonescu, sostenne, insieme a Maniu, l'irresponsabilità personale del conducător. Al governo Groza oppose le sue riserve, inviando memoriali a Londra e Mosca.
Le opere storiche di B., fondate su pazienti ricerche d'archivio, si riferiscono alle prime organizzazioni politiche romene e alle loro relazioni commerciali con Genova: Actes des notaires génois de Péra et de Caffa, 1927; Recherches sur le commerce génois dans la Mer Noire, 1929; Origines et formation de l'unité roumaine, 1943; Le problème de la continuité dacoroumaine, 1944; e al risorgimento romeno: La politique extérieure du prince Cuza, 1932; Napoléon III et les nationalités, 1934. Polemista di contenuta ironia si mostra nella ricostruzione dell'origine politica romena, Une énigme et un miracle historique: le peuple roumain, 1937; 2ª ed. 1942, apparsa anche in romeno (1940), in italiano ed in tedesco (1942).