BARKER, George
Poeta inglese nato a Loughton, Essex, il 26 febbraio 1913. Ha insegnato letteratura inglese in Giappone, nella Imperial Tohoku University (1939). Nel 1940 passò negli Stati Uniti, dove rimase fino al 1943, quando tornò in Inghilterra.
Il volume Thirty preliminary poems, con cui esordì nel 1939, lo mostra partecipe dello stesso orientamento che ha avuto il suo rappresentante maggiore in Dylan Thomas. Ma dal Thomas il B. differisce molto: inebriato anche lui dalla parola come suono, ne è, assai più spesso del Thomas, sopraffatto; il suo surrealismo verbale si risolve in una forma di automatismo, in cui il lettore non sempre è compensato dello sforzo di penetrare l'oscurità del testo. Seguirono: Alanna autumnal (1933), Poems (1935), Janus (1935). Nelle raccolte successive: Calamiterror (1937), Lament and triumph (1940), il B. ha cercato di esprimere lo stato di crisi del mondo che si vedeva intorno ricorrendo, per influsso freudiano, a un simbolismo sessuale. L'influsso di Freud è, del resto, riconoscibile nel suo stesso surrealismo verbale di raccolte successive, quali Eros in dogma (1944). Si ricordano poi: News of the world, The dead seagull e The true confession of George Barker (1950), A vision of beasts and gods (1954), Collected poems 1930-55 (1957), The true confession of George Barker (1957). Di minore rilievo, Two plays (1958).
Bibl.: F. Scarfe, Auden and after, Londra 1942; S. Spender, Poetry since 1939, Londra 1946; R. Hayman e altri, La littérature anglaise d'après-guerre, Parigi 1955.