HARSDÖRFER (o Harsdörffer), Georg Philipp
Letterato e poeta tedesco, nato il 10 novembre 1607 a Norimberga, dove morì nel 1658. Viaggiò (1626-30) in Francia, Olanda, Inghilterra, Italia. Della letteratura europea del tempo (profana e religiosa) fu conoscitore assai dotto e uno dei massimi divulgatori nel suo paese. Mentre è scarso il suo valore di poeta, per gusto incerto, amore dello stravagante, dei giuochi onomatopeici, ecc., è notevolissima la sua importanza nella storia della cultura germanica. Fondò nel 1644 con J. Klaj l'accademia di Norimberga (Pegnesischer Blumenorden, tuttora esistente) con finalità linguistiche e letterarie.
Fra le sue opere emergono gli otto volumi di Frauenzimmer-Gesprechspiele (1641-1649), in cui, in una forma imitata da Scipione Bargagli e da G. F. Loredano, si alternano a svariate discussioni accademiche (fine è la discussione in sé, non la ricerca di verità) sciarade, emblemi, ragionamenti varî, scene e monologhi drammatici, poesie descrittive, onomatopeiche, giuochi di rime, poesie figurate, ecc., il tutto formato da un mosaico di traduzioni da varie lingue (molto è preso dalle Bizzarrie Accademiche e dagli Scherzi Geniali del Loredano). Anche il resto delle sue opere consta di traduzioni (Dianea del Loredano, 1634, J. Hall, Du Refuge, De Barry, parzialmente S. Teresa, S. Giovanni della Croce, ecc.) o di rifacimenti (volumi di novelle e aneddoti tradotti da varî: Der Grosse Schauplatz lust- und lehrreicher Geschichte, 1650; Der grosse Schauplatz Jämmerlicher Mordgeschichte, 1652; ecc.). Cardini della sua arte poetica (esposta nel famigerato Poetischer Trichter, die deutsche Dicht- und Reimkunst in sechs Stunden einzugiessen, voll. 3, 1648-53) che svolge fino alle estreme conseguenze l'oraziano ut pictura poesis (con derivazioni da Barlaeus, Heinsius, ecc.) sono l'epiteto ornante, la metafora continuata, l'onomatopea. Un documento essenziale per conoscere la cultura del Seicento sono i suoi Gesprechspiele e le ricchissime note bibliografiche aggiunte ai voll. (ristampa parziale a cura di H. Stümke, Berlino 1914). Su Japeta (dramma imitato da Richelieu-Desmarets) scoperto da F. J. Schneider, v. il saggio di questo: Japeta, ecc., Stoccarda 1927.
Bibl.: Per la sua poetica v.: K. Borinski, D. Poetik d. Renaissance, Berlino 1886; A. Krapp, Die äestetischen Tendenzen H-s, Berlino 1903; K. A. Kroth, Die mystischen und mythischen Wurzeln der ästh. Tend. H-s, Monaco 1922 (Diss.); J. Tittmann, Die Nürnberger Dichterschule, Gottinga 1847; Festschrift z. 250-jähr. Jubelfeier d. Pegnes. Blumenord., Norimberga 1894; A. Farinelli, Deutschlands u. Spaniens lit. Beziehungen, Berlino 1895; A. Schneider, Spaniens Anteil and der deutschen. Lit. d. 16. u. 17 Jahrh., Strasburgo 1898; M. Müller, Loredano in Deutschl., Heidelberg 1923.