PENCZ, Georg
Incisore e pittore, nato a Norimberga verso il 1500, morto a Lipsia l'11 ottobre 1550. Viene ricordato per la prima volta nel 1523 tra i pittori di Norimberga. Fu probabilmente allievo nella bottega di Alberto Dürer. Esiliato nel 1524 da Norimberga per accusa di eresia, fu graziato l'anno seguente. Il carattere della sua arte rende verosimile che sia stato in Italia. La sua maggiore importanza sta in una serie di ritratti, in cui sono elaborati motivi italiani, specie del Bronzino, e in cui il P. si rivela il più caratteristico e il maggiore rappresentante, dopo il Dürer, dell'arte del ritratto aulico nel Rinascimento tedesco. Nella Caduta di Fetonte, affresco nel soffitto della casa Hirschvogel a Norimberga, è palese l'influenza degli affreschi di Giulio Romano nel Palazzo del Te a Mantova. Importanti raccolte di sue opere sono nel Deutsches Museum di Berlino e nel Germanisches Museum di Norimberga; un ritratto di giovinetto a Firenze, agli Uffizî.
Bibl.: A. Kurzwelly, Forschungen zu G. P., Lipsia 1895; N. v. Holst, Die altdeutsche Bildnismalerei zur Zeit des Manierismus, Marburgo 1930.