GEOFILO (lat. scient. Geophilus)
Questo nome spetta a un genere di Miriapodi Chilopodi (v.), ma in senso generale esso si applica a tutta una famiglia Geophilidae (divenuta ordine per alcuni autori) di tali Artropodi aventi il corpo lungo e stretto, depresso, composto del capo e di un numero di segmenti più o meno numerosi, variabile secondo i generi e le specie e in parte anche secondo individui di una stessa specie, da circa 30 a quasi 200, provvisti tutti (eccettuato il primo che fornisce i piedi mascellari, l'antipenultimo [pregenitale], il genitale e l'anale) di un paio di brevi zampe ambulatorie. Gli sterniti hanno, in molti generi, pori variamente disposti di ghiandole unicellulari secernenti sostanze di difesa; ne è provvista pure quasi sempre la parte subcoxale delle zampe del segmento antipenultimo e in qualche genere anche altre superficie del corpo.
I geofili vivono nell'humus, nel terreno di natura varia, sotto pietre, sotto tronchi d'alberi morti, sotto cortecce, poche specie anche sulla spiaggia del mare (tra screpolature delle rocce o interrati a varia profondità); in alcune specie europee ed esotiche è stata osservata, in qualche epoca dell'anno, la fosforescenza. Essi si riproducono in primavera e le femmine depongono le uova in un mucchio che proteggono tra le anse del loro corpo ravvolto a spira. I geofilidi con numerosi generi e specie sono distribuiti in tutte le regioni; in Italia ne esistono circa 25 generi con una sessantina di specie (v. chilopodi).