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GENUFLESSIONE

Enciclopedia Italiana (1932)
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GENUFLESSIONE (dal lat. genu-flexio "piegamento del ginocchio")


Abbassare la propria persona, piegando un ginocchio o ambedue, davanti a un'altra persona o cosa in segno di rispetto, è costumanza della più remota antichità. I monumenti di Babilonia e Assiria rappresentano prigionieri genuflessi avanti a vincitori monarchi di quelle regioni; anche re vassalli - ad es. il re Iehu d'Israele - sono rappresentati genuflessi davanti a loro. Un bassorilievo di Paro, rappresentante un gruppo di personaggi che adorano Cibele, ha fra essi soltanto una donna inginocchiata: gli altri sono in piedi. L'uso infatti della genuflessione in atti di culto era in genere evitato sia presso i pagani, sia presso gli Ebrei e gli antichi cristiani: ordinariamente si pregava in piedi. Per l'Antico Testamento si hanno rarissimi accenni alla genuflessione in occasione di preghiera (I[III] Re, VIII, 54; II Cron., XXIX, 30); d'altra parte facevano genuflessione davanti a Gesù sia chi domandava favori da lui (Matteo, XVII, 14; Marco, I, 40), sia i soldati che lo beffeggiavano durante la sua passione (Matteo, XXVII, 29). I monumenti delle catacombe rappresentano invariabilmente in piedi le persone oranti; tuttavia consta che anche i primitivi pregavano talvolta genuflessi (Eusebio, Hist. eccl., II, 23; Tertulliano, Ad Scapul., 4). Nella chiesa latina la genuflessione entrò sempre più nell'uso privato e liturgico dai tempi del monachismo in poi; la chiesa greca mantiene la preghiera in piedi.

Vedi anche
liturgia Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della liturgia è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per poter essere tramandate; e il desiderio di rappresentare ... triduo Ciclo di preghiere o di riti concluso nello spazio di tre giorni; i triduo di preghiere sono previsti dalla liturgia (per es., in onore di un santo dopo la sua canonizzazione) e sono consueti nella devozione popolare (e privata) in preparazione di una determinata festa o per ricevere una grazia particolare. ... quaresima Nelle liturgie cristiane occiden­tali, periodo penitenziale di 40 giorni in preparazione della Pasqua; nel rito romano (l’uso risale almeno al 4° sec.) comincia il mercoledì delle ceneri e si prolunga per quasi 6 settimane: scandita dalle 5 domeni­che di quaresima, è conclusa dalla Domenica delle palme ... avvento Nella liturgia cristiana, la preparazione alla venuta del Signore (Natale). È l’inizio dell’anno liturgico e nel rito romano abbraccia un periodo di 4 settimane, cominciando dalla domenica più vicina alla festa di s. Andrea (30 novembre, quindi tra il 27 novembre e il 3 dicembre); nel rito ambrosiano ...
Altri risultati per GENUFLESSIONE
  • genuflessione
    Enciclopedia on line
    Atto reverenziale consistente nel piegare temporaneamente un ginocchio o nel tenere piegate tutte e due le ginocchia a terra. Fu gesto tipico per esprimere sottomissione totale e umiltà sia di fronte agli dei sia di fronte al re presso i Babilonesi e si diffuse poi in tutto il Vicino Oriente. Nel cristianesimo ...
Vocabolario
genuflessione
genuflessione genuflessióne s. f. [dal lat. mediev. genuflexio -onis, der. di genuflectĕre: v. genuflettersi]. – Atto reverenziale consistente nel piegare temporaneamente un ginocchio a terra o nel tenervi piegate tutte e due le ginocchia,...
genuflèsso
genuflesso genuflèsso agg. [part. pass. di genuflettersi]. – Piegato con un ginocchio o con le ginocchia nell’atto reverenziale della genuflessione; inginocchiato: rimase lungamente genuflesso.
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