gentrificazione
gentrificazióne s. f. – Termine coniato nel 1964 da R. Glass e con il quale si intende quel fenomeno di rigenerazione e rinnovamento delle aree urbane che manifesta, dal punto di vista sociale e spaziale, la transizione dall’economia industriale a quella postindustriale. La g. è tipica delle «città globali», associata alle politiche a indirizzo neoliberale, con forte permeabilità delle arene pubbliche locali agli interessi del capitale privato. Gli effetti della g. consistono in un radicale mutamento delle aree più depresse (inner city) delle città industriali in termini sia di ambiente costruito – attraverso la demolizione, ricostruzione o riqualificazione dei quartieri storici in via di decadenza – sia della composizione sociale. Gli approcci al fenomeno sono stati sviluppati secondo due prospettive: la prima – condivisa da D. Ley, T. Butler e C. Hamnett – orientata al lato della domanda, vede la g. come effetto della mutata composizione della classe media, non più impiegata nella produzione manifatturiera, bensì nei più remunerativi settori finanziario e dei servizi affaristico-legali, che aumenta la propria capacità di spesa e riorienta le proprie preferenze residenziali ai quartieri centrali, in ragione della vicinanza ai luoghi d’impiego e alle aree per attività ricreative e di consumo. La seconda – assunta da N. Smith – si concentra invece sul lato dell’offerta e individua nel divario di rendita il principale motore della g.: le zone soggette vivono una sensibile discrepanza tra l’elevato valore d’uso del suolo e il basso valore immobiliare degli edifici abitati dalle classi marginali. Entrambi gli approcci evidenziano opportunità di profitto per il capitale privato, che ha interesse – attraverso le istituzioni locali – ad avviare processi di riqualificazione nelle aree maggiormente attrattive, con il conseguente aumento dei prezzi degli immobili. La g. conduce dunque alla creazione di vere e proprie «enclave esclusive» che, stabilendo nuove centralità di localizzazione, provocano l’allontanamento delle categorie sociali marginali. In tal senso, il fenomeno contribuisce a una materializzazione spaziale della polarizzazione sociale, esito a livello urbano dei processi di globalizzazione.