gentista
agg. Che coglie il modo di sentire della gente comune.
• Nonostante questa apertura gentista, nonostante Cielo possa godere dei diritti sul calcio di Sky, nonostante Cielo sia a tutti gli effetti un’offerta del digitale terrestre, come le reti generaliste, il pubblico sembra non essersi ancora accorto che l’offerta si è allargata, che il telecomando offre centinaia di canali, che la routine è una prigione. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 13 novembre 2012, p. 63, Pay Tv) • la pubblica baldanza del premier si accoppia alla consapevolezza di Matteo che bisogna muoversi con i piedi di piombo e trovare una qualche soluzione politica. Anche perchè per un leader «gentista» ‒ sempre dalla parte della gente e non dei «salotti» ‒ mettere troppo in discussione i corpi di sicurezza, con cui l’italiano medio spesso ancora si identifica, rappresenta una forma di contraddizione con il profilo politico e comunicativo che Renzi ha deciso di adottare. (Mario Ajello, Messaggero, 6 settembre 2014, p. 5, Primo Piano).
- Derivato dal s. f. gente con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nella Repubblica del 29 luglio 1995, p. 11 (Michele Smargiassi).