GENNADIO di Marsiglia
Scrittore ecclesiastico del sec. V, prete a Marsiglia, fu autore di otto libri contro le eresie, sei libri contro Nestorio, sei contro Pelagio, un trattato sull'Apocalisse, una Epistola de fide, e un De viris illustribus; viveva ancora sotto papa Gelasio I (492-496). Queste scarse notizie sulla vita e l'attività letteraria di G. sono fornite da un capitolo, aggiunto da un ignoto, che si vuol far credere l'autore, in fine al De viris illustribus. Questo libro è un seguito all'omonima opera di S. Girolamo, e incomincia appunto con notizie su di lui. Scritto in varie riprese, fra il 467 e il 480 circa, è per i 91 autori trattati da G. (altre 10 notizie sono aggiunte altrui) una fonte ottima, specie per gli scrittori occidentali, benché parziale, ché G., pur considerando Pelagio e Giuliano di Eclano eretici, tradisce spesso le sue tendenze semipelagiane.
Queste si manifestano anche nel Liber de ecclesiasticis dogmatibus, che, corretto appunto nei cc. 22-51, è stato anche attribuito a S. Agostino e a Isidoro di Siviglia, ma nella sua forma originale è certo di G. Un'allusione probabile al De statu animae di Claudiano Mamerto ne fa porre la composizione dopo il 468. Potrebbe essere una parte dell'opera contro le eresie, alla quale apparterrebbero anche 4 capitoli contro predestinaziani, nestoriani, eutichiani e seguaci di Timoteo Eluro, che seguono il De haeresibus di S. Agostino o l'Indiculus attribuito a S. Girolamo. Una professione di fede, che va sotto il nome di Gennadius massiliensis episcopus (l'errore è antico), potrebbe essere autentica. E a G. potrebbe forse risalire l'Expositio in Apocalypsim composta di 18 o 19 omelie, serie di estratti dal commento perduto di Ticonio; un manoscritto l'attribuisce infatti a G., con un titolo (De Mille annis et de Apocalypsi beati Iohannis), che si ritrova nella notizia biografica; e di Ticonio, nel capitolo che lo riguarda, il G. mostra di avere conoscenza diretta.
Ediz.: Il De viris illustribus e il Liber de ecclesiasticis dogmatibus, in Patrol. Lat., LVIII, col. 979 segg.; del primo, ed. C. A. Bernoulli, Friburgo in B. e Lipsia 1895; E. C. Richardson, Lipsia 1896 (in Texte und Untersuchungen, XIV, 1; cfr. Weyman, in Berl. phil. Wochenschr., 1897); del secondo, testo originale, ed. C. H. Turner, in Journal of Theolog. Studies, VII (1905-1906) p. 78 segg.; cfr. VIII (1906-1907), pp. 103-114; della Epistola, ed. Jungmann (v. bibl.).
Bibl.: E. Jungmann, Quaest. gennadianae, Progr., Lipsia 1881; B. Czapla, G. als Literarhist., Münster 1898; F. Diekamp, in Röm. Quartalschr., 1898; C. H. Turner, in Journal of Theol. Studies, cit.; G. Morin, in Rev. bénéd., XXI (1904), e XXIV (1907), p. 445; O. Bardenhewer, Gsch. d. altkirchl. Lit., I, 2ª ed., Friburgo in B. 1913, p. 5 seg.; IV, ivi 1924, pp. 595-598.