GALLUCCI, Generoso
Nacque a Napoli il 12 nov. 1874 da Saverio e da Francesca Solimene. Sempre a Napoli fu allievo all'Università di P. Del Pezzo e D. Montesano e conseguì, nel 1898, la laurea in matematica. Due anni dopo entrò nell'insegnamento medio, al liceo di Caltanissetta. Si trasferì poi a Maddaloni e quindi a Napoli. Nel 1913 vinse il concorso per ispettore nelle scuole medie e ottenne la sede di Firenze, ma l'anno successivo preferì tornare all'insegnamento presso il liceo Umberto I di Napoli. Nel 1907 conseguì la libera docenza in geometria proiettiva.
Una sua ampia memoria, Le configurazioni, fu premiata nel 1910 dalla R. Accademia delle scienze di Napoli (Atti della R. Acc. delle scienze fisiche e matematiche di Napoli, XV [1914], pp. 1-79), e un'ulteriore memoria sull'esagrammo di Pascal ottenne nel 1923 il premio ministeriale dei Lincei. Il contenuto di entrambe le memorie fu in seguito riportato dal G. nel volume Complementi di geometria proiettiva. Contributo alla geometria del tetraedro ed allo studio delle configurazioni (Napoli 1928) rispettivamente nei capitoli 1 e 2 della seconda parte.
Gli interessi del G. furono rivolti anche alla speculazione filosofica e all'economia matematica. Per la filosofia vinse nel 1931 uno dei premi di incoraggiamento dell'Accademia d'Italia. Ebbe la nomina a socio ordinario dell'Accademia Pontaniana, nel 1912, e successivamente quella a socio dell'Accademia delle scienze di Napoli. Il 1° ott. 1923 gli fu inoltre decretata l'assunzione nel ruolo d'onore dei professori degli istituti medi d'istruzione.
Presso l'Università di Napoli ebbe successivamente gli incarichi di matematiche complementari (1925-33), di istituzioni di geometria superiore (1934-35), e di geometria descrittiva (1936-39).
Delle circa ottanta pubblicazioni del G. quelle di matematica appartengono quasi esclusivamente alla geometria proiettiva trattata col metodo sintetico, e si riferiscono a varie classi di configurazioni del piano e dello spazio (configurazione armonica, esagrammo di Pascal, figura delle otto rette, configurazioni di Kummer e di Klein, tetraedri di Möbius, tetraedri desmici, tetraedri più volte omologici o più volte iperboloidici…), tra le quali vengono stabiliti molteplici collegamenti, in relazione con notevoli proprietà in parte note e in parte nuove. Queste ricerche furono riassunte e completate nel volume Complementi di geometria proiettiva, da lui stesso ritenuto la sua opera principale: il G. dimostra che tutta la geometria sintetica del tetraedro si può ridurre sostanzialmente allo studio della "figura delle otto rette" (formata da due quaterne incidenti di rette) e dei tetraedri annessi. Il G. tratta poi lo studio delle figure (già intrapreso nelle due memorie citate in precedenza), figure formate da nove punti che si possono ordinare come elementi di un determinante in modo che i triangoli rappresentati dalle orizzontali e i triangoli rappresentati dalle verticali risultino a due a due trimologici. Queste figure permettono di stabilire un collegamento tra la configurazione armonica piana e l'esagrammo di Pascal.
Altre pubblicazioni concernono questioni varie attenenti ai principî della matematica o all'insegnamento di essa nella scuola: ne è un esempio Applicazioni dell'algebra alla risoluzione dei problemi geometrici (Napoli 1931). Scrisse anche un opuscolo autobiografico, Professione di fede di un silenziario, in Quaderni del Gruppo di cultura fascista "Teodoro Capocci" (Napoli), 1939, n. 18.
Durante la prima guerra mondiale e nel dopoguerra si dedicò a opere di assistenza ai combattenti e alle loro famiglie. Nel 1933 passò al liceo artistico di Napoli e vi rimase fino all'ottobre 1939 quando fu collocato a riposo per limiti di età.
Il G. morì a Napoli il 17 febbr. 1942.
Fonti e Bibl.: Necr. in Boll. dell'Unione matem. italiana, IV (1942), pp. 78 s.; F.G. Tricomi, Matematici italiani del primo secolo dello Stato unitario, in Mem. dell'Acc. delle scienze di Torino, s. 4, I (1962), p. 56.