GENAZZANO (A. T., 27-28-29)
Paese del Lazio (provincia di Roma), che sorge a 374 m. di altezza sulle prime colline limitanti a sinistra la valle superiore del Sacco (Liri); le sue case di grigia pietra si allineano in modo pittoresco sulla pendice occidentale di un colle (propaggine della dorsale sulla quale più a nord sorge S. Vito), lambito al piede dal torrente Rio. Ricordato sin dal sec. XI e per lungo tempo feudo dei Colonna, conserva ancora parte della cinta murata, il robusto castello colonnese con ampio cortile, e talune case medievalí (nella casa Apolloni sarebbe nato Martino V). La chiesa più notevole, la Madonna del buon Consiglio, conserva un'immagine della Madonna, che si vuole provenga da Scutari di Albania; essa, circondata da grande venerazione, è meta di pellegrinaggi, cui convengono (il 25 aprile e l'8 settembre) i fedeli da molti paesi circostanti. Genazzano aveva 1364 ab. nel 1656, 1764 nel 1701, 2576 nel 1792. Il primo censimento del sec. XIX (1816) glie ne attribuisce solo 2336, cresciuti a 3305 nel 1853 e a 3565 nel 1871. Nel 1901 gli abitanti erano 4121, nel 1921 4936, e nel 1931, 4891. Il comune (kmq. 30,5) comprende zone collinose in gran parte coltivate (vigneti, uliveti, cereali); qualche area elevata è a pascolo. La stazione ferroviaria di Genazzano della linea, Roma-Fiuggi-Frosinone è a km. 1,5 dall'abitato.