Matematico e astronomo (Modena 1633 - Padova 1687). Dapprima avvocato a Firenze, si dedicò poi a studî di fisica e matematica e collaborò a numerose ricerche astronomiche con C. Malvasia, nella specola della villa di questo a Panzano, fino al 1664. Fu prof. di matematica all'univ. di Bologna, poi di astronomia e di meteore a Padova. Incaricato di regolare il Piave e altri fiumi, si occupò anche di fortezze e di miniere. Nel 1668 scoprì una cometa e segnalò la variabilità della stella Algol. Effettuò inoltre ricerche di anatomia, praticando tra i primi la trasfusione del sangue negli animali, nonché di economia; acute e precorritrici delle teorie moderne le sue osservazioni in materia monetaria (Breve trattato del valore della moneta in tutti gli Stati, 1680; Della moneta, 1683).