LOVETTI (Loetti, Luetti, noto come Capilupi), Geminiano (Geminiano Ludovico)
Figlio di Lorenzo e Olimpia, fu battezzato a Modena il 22 febbr. 1573.
Dal 1593 al 1602 fu cantore nella cattedrale della sua città, sotto la direzione di Orazio Vecchi, suo maestro. Nel 1597 pubblicò le sue prime composizioni a stampa: sedici canzonette e due mottetti, che figurano rispettivamente nelle Canzonette a tre e nel Sacrarum cantionum [(] liber secundus di Vecchi, che nella prima delle lettere dedicatorie ricorda il L. come "mia creatura in apprendere l'arte della musica"; a questa data, il giovane compositore aveva già mutato il cognome in Capilupi, con cui è più conosciuto, latinizzando l'etimo d'origine (in dialetto emiliano, louv=lupo).
La Cronaca di Modena di G.B. Spaccini, fedele testimone di numerose esecuzioni di musiche del L., fa menzione di un episodio occorso il 26 marzo 1600: "passando di costì certi del regno di Danimarca", in assenza di Vecchi, che si trovava a Roma, lì incontrò "lo virtuoso suo scolare Geminiano Capilupi"; per una "pecigata d'ungari" egli "vi donò certe sue composizione, massimo quella Mascherata della Gran Madre che fece questo carnevale" (I, p. 346).
Nell'ottobre 1604 Vecchi fu sospeso dall'incarico in cattedrale - essendo stato accusato pretestuosamente dal vescovo G. Silingardi di non aver rispettato il divieto di andare "a cantare alle monache" - e gli subentrò il L., che lo Spaccini ricorda ora come "suo scolare ma nemici insieme" (ibid., II, p. 137), e definisce "indegno per esservi stato tanto ingrato, dopo avervi insegnato e sfamato dattovi la caccia" (ibid., III, p. 691). Nel febbraio 1605 Vecchi morì, e il L. gli poté succedere anche come maestro di cappella dei duchi di Modena: erano in molti a ritenere che "se bene anco atribuiscano sia stato fastidio per lo torto vi fe[ce il] vescovo in levargli la capella [(]. Ma si crede questo sii stato causa Geminiano Capilupi, suo scolare ingratissimo, che accettò la capella contra ogni dovere, et anco nella sua malatia mai ve ha voluto andarvi" (ibid., II, pp. 158 s.); al L. fu negata la possibilità di far eseguire le proprie musiche alle esequie del maestro. Evidenti riprove di tali dissapori si colgono anche nei lasciti testamentari di Vecchi, che in un primo tempo affidò al L. "tutti i suoi libri di musica, e degli altri sì italiani che latini, e de' ritratti de' musici eccellenti del tempo suo da lui raccolti, a patto, che non potesse mai alienarli" (Tiraboschi), per favorire poi il più giovane allievo Paolo Bravusi. La dedica del Missarum [(] liber primus di Vecchi (pubblicato postumo nel 1607), che Bravusi rivolge ai Conservatori di Modena, reca un palese riferimento alle invidie e alla "rapacità" del condiscepolo L., di cui peraltro anch'egli subiva i dispetti e le ostilità.
Il L. morì a Modena il 31 ag. 1616 e fu sepolto in S. Bartolomeo.
Come documentano i lasciti testamentari, egli aveva raggiunto una notevole solidità economica; a Bravusi, con cui si era intanto riappacificato, lasciò "le scritture di musica a penna [(], con questo che faccia stampare tutte quelle che giudicherà degne di stampa a spese dell'eredità d'esso sig.r codicillante, come Vespri, Magnificat, Messe, Mottetti e simili".
Il catalogo delle sue opere sacre comprende un libro di mottetti (Venezia 1603; tutte le composizioni sono ascritte alle festività del calendario liturgico o a specifici momenti della liturgia) e uno di Concerti ecclesiastici (ibid. 1621; postuma, data "in luce da me Paolo Bravussi"); oltre che nel Sacrarum cantionum [(] liber secundus di Vecchi (ibid., Gardano, 1597), di cui si è detto, alcune sue composizioni furono pubblicate anche nella Sacrarum symphoniarum continuatio (Norimberga 1600), nei Florilegi musici portensis (Lipsia 1621) e in J. Dillinger, Triciniorum sacrorum decas tertia (Magdeburgo 1623). Tra le opere profane figurano due libri di madrigali (Venezia, Gardano, rispett. 1599 e 1608); alcune sue composizioni apparvero a stampa, oltre che nelle Canzonette a tre di Vecchi (cit.: ibid. 1597, rist. a Norimberga, Kaufmann, 1597 e 1606), anche in A. Gabrieli, Mascherate (Venezia 1601), De' fiori del giardino [(] seconda parte (Norimberga 1604) e Il Helicone (Anversa 1616).
Fonti e Bibl.: G.B. Spaccini, Cronaca di Modena, I, a cura di A. Biondi - R. Bussi - C. Giovannini, Modena 1993, pp. 212, 322, 325, 327, 346, 438, 440, 443, 535; II, a cura di A. Biondi - R. Bussi - C. Giovannini, ibid. 1999, pp. 54, 137, 219-223, 332, 370; III, a cura di R. Bussi - C. Giovannini, ibid. 2002, p. 691; G. Tiraboschi, Biblioteca modenese(, V, Modena 1784, pp. 355 s.; R. Eitner, Bibliographie der Musik-Sammelwerke des XVI. und XVII. Jahrhunderts, Berlin 1877, pp. 444-446; L.F. Valdrighi, Annotazioni biobibliografiche intorno Bellerofonte Castaldi e per incidenza di altri musicisti modenesi dei secoli XVI e XVII, Modena 1880, pp. 8 s.; Id., Carandini Ippolito, suor Sulpizia Cesis, il Morsellino e altri musicisti dei secoli XVI, XVII e XVIII, Modena 1881, p. 4; Id., Cappelle, concerti e musiche di casa d'Este dal sec. XV al XVIII: continuazione delle annotazioni biobibliografiche(, Modena 1884, pp. 6, 9; Id., Cappelle, concerti e musiche di casa d'Este (dal sec. XV al XVIII), Modena 1896, pp. 18 s., 62; E. Pancaldi - G. Roncaglia, Maestri di cappella del duomo di Modena, I, G. Capilupi, in Studi e documenti. R. Deputazione di storia patria per l'Emilia e la Romagna, Sez. di Modena, I (1937), pp. 85-96; Id., La cappella musicale del duomo di Modena dal 1583 al 1604. O. Vecchi, G.B. Magnanini, F. Richetti, Modena 1948, pp. 30, 33-35, 41-43, 46; G. Roncaglia, Documenti inediti su O. Vecchi, la sua famiglia e l'allievo G. Capilupi, in Collectanea historiae musicae, II (1956), pp. 371 s.; Id., La cappella musicale del duomo di Modena, Firenze 1957, pp. 53, 55 s., 58 s., 65-68, 70, 75-88, 90, 96-103, 117, 277, 292, 294-296, 310; Id., Un capitolo di antica storia musicale modenese ed estense (con notizie e documenti inediti), in Collectanea historiae musicae, IV (1966), p. 260; G. Gabanizza, Bravusi, Paolo, in Diz. biogr. degli Italiani, XIV, Roma 1972, pp. 76 s.; J. Roche, North Italian church music in the age of Monteverdi, Oxford 1984, pp. 25, 42 s., 110, 116; C. Assenza, La canzonetta dal 1570 al 1615, Lucca 1997, pp. 17, 87; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, pp. 315 s.; Répertoire international des sources musicales, s. A/I, 2, Einzeldr. vor 1800, nn. C 909-912; s. B/I, Recueils imprimés XVIe-XVIIe siècles, 1597/4, 1597/21, 1597/22, 1600/2, 1601/11, 1604/12, 1606/13, 1616/10, 1621/2; Bibliogr. della musica italiana vocale profana (Il Nuovo Vogel), I, nn. 484 s., 1045; II, nn. 2835-2837; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, Personenteil (ed. 2000), IV, col. 127 (s.v. Capilupi, Geminiano); The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), V, p. 91 (s.v. Capilupi, Gemignano).