Gemelli
Terzo segno dello zodiaco, viene subito dopo il Toro. È nel segno dei G. (Pd XXII 152) che, abbandonato Saturno, D. e Beatrice, dopo un ultimo volo, raggiungono la sfera delle Stelle fisse (v. 111), di dove poi possono contemplare l'universo (vv. 133-147) e l'aiuola che ci fa tanto feroci (v. 151). Per i G., per queste gloriose stelle, D. nutre una speciale predilezione, in quanto il Sole si trovava in questa costellazione nel momento della sua nascita (vv. 112-117), la quale pertanto può venir collocata tra il 13 maggio e il 14 giugno di un anno che peraltro sappiamo essere il 1265. L'esclamazione di riconoscenza di D. va messa in rapporto con le parole che fa dire a Brunetto Latini (Se tu segui tua stella, / non puoi fallire a glorioso porto / .., veggendo il cielo a te così benigno, If XV 55-59), in cui alcuni vedono un riferimento astrologico, ma altri un'immagine tolta dal linguaggio della navigazione.
In assenza di più precise notizie sulla data di nascita di D. e sull'ora (la cui conoscenza permette di ripartire i segni dello zodiaco tra le dodici ‛ case ' astrologiche), non è possibile valutare con maggior esattezza le qualità del suo oroscopo. Va comunque notato che, oltre il Sole, anche Mercurio e Saturno si trovavano nei G. durante il mese di maggio 1265 e che il Quadripartitum (III XIII) di Tolomeo attribuisce alla presenza simultanea di questi due pianeti nella stessa ‛ casa ', virtù piuttosto lusinghiere: " Quod si Mercurio Saturnus associetur... erit natus rerum atque legum inquisitor... mira facie... boni ingenii... ".
In Pd XXII 110-111 D. descrive il suo ingresso nella costellazione dei G. (io vidi 'l segno / che segue il Tauro e fui dentro da esso), e più oltre il momento in cui ne esce: la virtù che lo sguardo [di Beatrice] m'indulse, / del bel nido di Leda mi divelse, XXVII 98. Come figli di Leda, Castore e Polluce, i G. sono ancora ricordati in Pg IV 61 (e cfr. anche il geminato cielo di Rime C 3); come costellazione che può influire sulla vita del poeta, in If XXVI 23 (se stella bona o miglior cosa / m'ha dato 'l ben...) e, più genericamente, in Pg XXX 109-111.