GEMBLOUX (A. T., 32-33-34)
Città del Belgio, nella provincia di Namur, con circa 5100 ab. L'industria vi è rappresentata soprattutto da distillerie e zuccherifici. È nodo ferroviario sulla linea che unisce Bruxelles a Namur.
Storia. - Nel 946 Ottone I confermò la fondazione, fatta di recente nella contea di Darnau, dell'abbazia benedettina di Gembloux, posta sotto il patronato di S. Pietro. Donata nel 988 alla chiesa di Liegi, l'abbazia ebbe la sua parte nella prosperità materiale e nello splendore intellettuale della chiesa imperiale nella Bassa Lotaringia. Durante la lotta delle investiture essa si schierò risolutamente dalla parte imperiale; uno dei suoi monaci, il celebre cronista Sigeberto, figura fra i più violenti polemisti antigregoriani.
Nel sec. XII l'abbazia e la piccola città, che si era andata formando attorno ad essa, ebbero molto a soffrire dalle lotte fra i duchi di Brabante (che se ne erano impadroniti nel 1116) e i conti di Namur e di Hainaut. Questi ultimi saccheggiarono nel 1185 la località a tal punto che il suo sviluppo si arrestò e che Gembloux rimase per sempre una località molto di second'ordine. Essa non fu risparmiata neppure nelle età posteriori, soprattutto durante le guerre dei secoli XVI, XVII e XVIIII. Fu precisamente davanti a Gembloux che don Giovanni d'Austria sconfisse, nel 1578, le truppe delle Provincie Unite dei Paesi Bassi, ribellatisi contro Filippo II.
L'abbazia, il cui abate portava sin dal sec. XVI il titolo di conte e sedeva negli stati di Brabante, si conservò fino al 1796, quando fu soppressa dai Francesi.
Bibl.: L. Namèche, La ville et le comté de Gembloux, Gembloux 1922; U. Berlière, Monasticon Belge, I, Bruges 1890; Rousseau, La Meuse et le Pays Mosan en Belgique, Namur 1930; E. Michel, Abbayes et monastères de Belgique, Bruxelles 1923.