GEMĀL pascià
Personaggio politico e militare turco nato a Mitilene nel 1872. Fu uno dei capi del Comitato unione e progresso; la sua partecipazione diretta alla vita politica data dal febbraio 1913, quando fu nominato governatore straordinario di Costantinopoli; diventò in seguito ministro dei Lavori pubblici e della Marina; insieme con Enver e Talat pascià portò la Turchia in guerra a fianco degl'imperi centrali; negli anni 1915-1917 comandò le forze turche in Siria, dove lasciò trista fama per la sua crudeltà e diresse la fallita spedizione contro il canale di Suez e l'Egitto. Terminata la guerra, andò nell'Afghānistān e s'occupò dell'organizzazione militare di quel paese. Il 21 luglio 1922, mentre faceva ritorno in Turchia, fu ucciso a Tiflīs, si crede a opera di rivoluzionarî armeni e si dice anche di agenti della Čeka sovietica, allo scopo d'impedire un suo piano di accordo tra Mustafà Kemāl e Enver pascià su basi antibolsceviche.
Bibl.: Gemāl Pascià, Erinnerungen, 2ª ed., Monaco 1922.