DOUGLAS, Gavin
Poeta scozzese, nato verso il 1474, morto nel 1522. Divenne vescovo di Dunkeld nel 1516. Ebbe gran parte nei negoziati per il trattato di Rouen (1517) e quindi visitò la corte di Enrico VIII d'Inghilterra, dove contava amici, quali il cardinale Wolsey e Polydore Vergil. Lo scoppio della guerra con la Scozia lo trattenne in Inghilterra, dove morì di peste. D. scrisse nel dialetto dell'estrema Scozia. L'opera sua più famosa è l'Eneide (1513), la prima traduzione inglese in versi di un grande poema classico. Ed è traduzione viva e accurata: secondo la tradizione chauceriana, D. vi fa precedere ogni libro da un prologo originale, nel quale descrive in maniera fresca e fedele il paesaggio scozzese. La sua opera originale comprende tre poemi allegorici: The Palice of Honour, lungo poema-sogno intorno alla vita umana, che ricorda il Chaucer e il Langland, in stanze di nove versi; Conscience e King Hart, poemetti in ottava rima, ancora manoscritti, nei quali D. rappresenta il conflitto fra l'anima e i sensi, e dà prova di mezzi più potenti e d'arte più matura.
Bibl.: Ed. J. Small, Works of G. D., voll. 4, 1874 (per la vita v. vol. I); Cambridge History of English Literature, Cambridge 1912, II, cap. X e passim; G. Gregory Smith, Specimens of Middle Scots, Edimburgo 1902.