GAUO (Γαῖος, Gaius)
Filosofo platonico della prima metà del sec. II d. C. Fu uno dei rappresentanti più notevoli del cosiddetto medio platonismo e dalla sua scuola uscirono Albino (v.), Apuleio (v.) e l'autore del Commentario al Teeteto platonico ai quali dobbiamo le scarsissime notizie che ci restano circa il suo pensiero.
Frutto delle sue lezioni, rivolte principalmente all'esegesi platonica, furono le ‛Υποτυπωσεις Πλατωνικών δογμάτων (Lineamenti della dottrina di Platone), pubblicate in nove libri da Albino e forse utilizzate da Proclo e da Prisciano. Nella sua etica caratteristico è un punto, che si può ricostruire in base a passi dei tre autori sopra citati: Gaio riprendeva la dottrina stoica della οἰκείωσις (e cioè della "conciliazione, familiarizzazione" che doveva portar l'uomo all'accordo con sé e col mondo), ma la trasformava riducendola a quella platonica dell'imitazione di Dio (πρὸς τὸν ϑεόν όμοίωσις "assimilazione a Dio"), e preannunciando così il più deciso orientamento religioso dell'etica neoplatonica.
Bibl.: K. Praechter, Zum Platoniker Gaios, in Hermes, LI (1916), pp. 510-29; id., in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., suppl. III, col. 535 segg.