Monaco benedettino (m. 1083) del monastero di Marmoutier presso Tours. La sua fama è affidata al suo Liber pro insipiente, pubblicato anonimo per combattere l'argomento ontologico dell'esistenza di Dio, sviluppato da s. Anselmo nel Proslogion. Alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, che s. Anselmo deduceva dalla definizione di Dio come aliquid quo maius nihil cogitari potest, G. obiettava come l'argomento importasse un indebito salto dall'esse in intellectu all'esse in re, perché anche quell'esistenza che si doveva attribuire a Dio, posta la premessa della sua insuperabile perfezione, era solo un'esistenza pensata e non un'esistenza reale. Anselmo rispose confermando il proprio argomento, valido per l'unico essere di cui possa darsi quella definizione.