FAIDIT, Gaucelm (Gauselm, Gonselm; ital. Anselmo)
Trovatore provenzale nato a Uzerche, nel Limosino, a metà del secolo XII. Secondo una breve biografia del sec. XIII, imbastita su allusioni di contemporanei e su motivi delle sue rime, F. era borghese di nascita, diventato giullare per aver perduto ogni cosa al gioco. Andato ramingo per venti anni, amante del bere e del mangiare, con la Guglielma Monja, donna venale, trovò finalmente nel marchese Bonifazio di Monferrato chi lo mise in buono stato e diede voga alle sue composizioni.
Ne scrisse molte: i codici ne serbano 66, comprese le tenzoni. Il tempo della sua attività va circoscritto in un trentennio, e i principali suoi protettori furono Riccardo Cuor di Leone e il suddetto Bonifazio I. Ha cantato due crociate, la terza di Riccardo e la quarta di Bonifazio, esortando all'una e all'altra, e partecipando, se non a tutt'e due, alla prima di esse. E fra i canti di crociate bellissimo è quello che comincia Del gran golfe de mar. Un bel compianto scrisse per la prigionia e la morte di Riccardo. Le canzoni d'amore sono fra le più facili e tenere e oneste, se non concettose e profonde, della lirica provenzale. Celebrando di solito Maria di Ventadorn, moglie di Eble V, fa intendere benissimo non esser questa una relazione amorosa, ma gratitudine per dama di alte virtù, protettrice dei buoni poeti. Scrisse una canzone in francese.
Ediz.: v. i testi nelle raccolte di Mahn e di Raynouard; in Appel, Poésies inédites tirées des mss. d'Italie (estr. da Revue des langues romanes, XXXIV e XXXIX), e Provenzalische inedita aus Paris. Handschr., Lipsia 1892; C. Chabaneau, Varia provincialia, Parigi 1889 (estr. da Revue d. langues rom. XXXII e XXXIII); manca un'edizione completa.
Bibl.: R. Meyer, Das Leben des Trobadors G. F., Heidelberg 1876; V. Crescini, Canzone francese di un trovat. prov., in Atti del R. Istit. veneto, Padova 1910; e Per la canz. franc. di G. F., ibid., 1911.