ALIONE, Gasparone
Ricchissimo proprietario di case in Asti, di negozi di stoffe, di estesi terreni in molte località dell'Astigiano, di banche o casane all'estero, l'A. fu tra i sostenitori del dominio visconteo in Asti. Nel 1342, come Savio del Comune, ebbe una parte notevole nella dedizione di Asti a Luchino Visconti, e quando, nel 1379, Gian Galeazzo diventò signore della città, l'A. fu uno dei due sindaci speciali che si recarono dal conte di Virtù per pregarlo di non imporre nuovi dazi e gabelle e di rispettare i diritti e le franchigie del Comune. Inoltre, nel corso delle discussioni per la riforma, consigliata dai Visconti, degli statuti comunali (28-29 marzo 1379) riuscì a far accogliere all'unanimità la sua proposta di lasciare al podestà e ai Savi la facoltà di eleggere una commissione di undici legislatori per lo studio della questione stessa. Egli fece parte della commissione come "capitulator de populo". Dopo due anni, l'opera di riforma degli antichi statuti e di compilazione dei nuovi fu condotta a termine. La sua attività commerciale si svolse, prevalentemente, in Francia, dove possedeva alcuni banchi per l'acquisto di stoffe, e a Savona, che dall'A. ebbe rilevanti prestiti in denaro.
Per disposizione del suo testamento (dettato il 20 sett. 1385) furono possibili la venuta in Asti dei Certosini, nel 1387, e la costruzione di alcune parti della chiesa di S. Secondo, nonché i restauri effettuati in molti monasteri e chiese della città.
L'A. morì nel 1386 e fu sepolto nella chiesa di S. Secondo, nella cappella di S. Maria da lui eretta e riccamente dotata.
Fonti e Bibl.: Arch. comunale di Asti, Carte della Certosa di Asti,l. I, n. IV; Biblioteca del Seminario di Asti, Carte della Certosa di Asti,l. II, n. IV-XXVIII; N. Gabiani, Asti nei principali suoi ricordi storici,III, 1,Asti 1934, pp. 269-274; L. Vergano, Il testamento di Gasparone Alione,in Riv. di storia arte e archeologia di Alessandria,a.LVII-LVIII (1948-1949), q.unico, pp. 100-113.