CASATI, Gasparo
Nacque a Pavia all'inizio del sec. XVII. Erroneamente alcuni studiosi lo definiscono veneziano (Walther) o compositore di Venezia (Schilling) e fissano la data della sua morte all'anno 1643 (Weissenbäck, Sartori ecc.): lo Schilling sosteneva addirittura che il C. fosse fiorito intorno al 1650.
Non si conosce molto della vita di questo musicista monaco francescano e autore di messe, salini, mottetti (anche concertati), canzonette ecc., aventi tutti contenuto religioso. Nonostante la morte assai prematura, il C. aveva raggiunto grande fama tra i contemporanei, come testimonia la vasta diffusione - anche all'estero - delle sue opere e le parole altamente elogiative nei suoi confronti che si possono leggere nelle dediche di alcune sue composizioni. Qualche notizia sull'attività del C. si ricava dalle opere, in gran parte delle quali egli viene definito "Maestro di cappella nel duomo di Novara": incarico che infatti egli ricopri dal 15 marzo 1635 - succedendo al musicista G. Chinelli - e che mantenne probabilmente fino alla morte, avvenuta a Novara nel 1641, dato che (come attesta il Fedeli, p. 60) l'11 nov. 1641 venne chiamato a sostituirlo un certo frate Girolamo di Mondondone.
Diverse composizioni del C. vennero date alle stampe, dopo la sua morte, dall'amico e confratello fra' Michel'Angiolo Turriani organista e maestro di cappella nella "collegiata di Terraforte".
Delle composizioni del C. (un catalogo delle quali, datato luglio 1690, è conservato nella chiesa di Villa Lagarina, in provincia di Trento), ricordiamo: Il Terzo Libro de Sacri Concenti a 2.3. e 4. voci. Di Gasparo Casati... Opera terza (Venezia, B. Magni, 1640, in 5volumi), dedicata dall'autore "Al rev.mo padre. D. Sebastiano Contarini abbate di Santo Ambrogio Maggiore di Milano, Conte di Campione, Limonta, et Civenna". Quest'opera contiene oltre alle composizioni del C., anche 2 mottetti (non uno, come indicava erroneamente l'Eitner) della "M. rev. signora Isabella Leonarda Vergine nella Congregatione di S. Orsola di Novara" e precisamente: Ah Domine Iesu e Sic ergo anima, entrambi per contralto e tenore.
A questa prima edizione, conservata nell'archivio della cappella del duomo di Milano e in quelli del duomo di Vercelli e di Como (cfr. Sartori), ne seguirono altre, sempre a Venezia e in 5 volumi: 1642 e 1644(B. Magni) e 1650(stampa del Gardano); Sacri Concenti a voce sola con la partitura... Opera seconda (Venezia, B. Magni, 1641). Dedicata "Ill.mo sig. Gio. Paolo Caccia di Mandello", e stampata in un formato molto insolito (lungo in larghezza e assai stretto in altezza) e con note assai più piccole dell'ordinario, contiene due mottetti, Gaudete et Exultate e Hymnum iucunditatis. Fu ristampata a Venezia nel 1645 e nel 1646 (stampa del Gardano); Ilprimo Libro de Motetti Concertati a una, due, tre, e quattro voci, con una Messa a quattro... Opera prima (Venezia, A. Vincenti, 1643). Dedicata dall'editore Vincenti al "... P. D. Antonio da Venetia Camaldolese" con parole assai lusinghiere per il C., quest'opera comprende 35pezzi del C. e 2 di Gio. Paolo Martinengo, organista nella cattedrale di Pavia. Ristampata sempre a Venezia nel 1651 da A. Vincenti, con dedica identica a quella dell'edizione del 1643, precedentemente quest'opera era stata pubblicata in edizione ridotta (24 motetti del C. e 2 del Martinengo) con il titolo: Gasparis Casati... operis primi pars prior, continens moteta una et duabus vocibus ad organum concertata (Antwerpen, M. Phalèse et cohéritiers 1647;altre edizioni, con lo stesso titolo, si ebbero sempre ad Anversa nel 1654 e 1662(Haeredes P. Phalesij); Messa e Salmi concertati a quattro e cinque voci se piace, "raccoltida fra Michel'Angiolo Turriani..." (Venezia, A. Vincenti, 1644); Sacri Concentus Duarum Vocum cum Basso continuo. Auctore Gasparo Casati, Sacrae Domus novariensis Musicae-Praefecto (Antwerpen, Haeredes P. Phalesij, 1644):contiene 13 motetti del C. e i due motetti di suor Isabella Leonarda contenuti nella prima opera citata. Altre ristampe si ebbero sempre ad Anversa (1650 e 1668)e a Venezia nel 1654 (A. Vincenti); Sacri Concentus III. et IV. vocum cum basso continuo (Antwerpen, Héritiers de P. Phalèse, 1644); Scielta d'Ariosi salmi coi suoi Violini, Vaghi Motetti à 2, 3, e 4 voci, "raccoltida fra Michel'Angiolo Turriani" (Venezia, Gardano, 1645):quest'opera comprende nove composizioni del C. e una di E. Trabattone; Scielta d'ariosi, vaghi, et concertati Motetti a una, due, tre, e quattro voci, "fatta da fra Michel'Angiolo Turriani.. Autore Gasparo Casati..." (Venezia, A. Vincenti, 1645), dedicata al "...P. Maestro Gio. Maria Pullone Mastro di sacra theologia, provinciale meritissimo nel Terzo Ordine di S. Francesco, nel Stato di Milano" dal Turriani che, in questo caso, definisce il C. autore "virtuosissimo"; Gasparis Casatis et Pauli Cornetti praecellentissimorum ingeniorum primi partus foetus alter trium, IV, V, et VI. vocum vel instrumentor. Suavissimis modulis conceptus acutissimos in se felicissime continens expressos... (Antwerpen, M. Phalèse et héritiers, 1647;ristampata sempre ad Anversa nel 1658):contiene undici composizioni del C. e dieci del Cornetti; Amoneum Rosarium odoriferis concentuum rosis (I.II.III. et IV. vocum) variatum... cum basso continuo ad organum, opus quintum (Antwerpen, Héritiers de P. Phalèse, 1649). Altre opere del C. sono contenute, insieme con quelle di altri autori, nelle seguenti edizioni: Ander Teil geistlicher Concerten und Harmoniem, à 1.2.3.4.5.6.7. Voc. cum & sine Violinis, & Basso ad Organa (Leipzig, H. Kohler, 1641); Raccolta di motetti a 1.2.3. voci di Gasp. Casati et de diversi altri eccellentissimi autori. Novam. stamp. (Venezia, F. Magni, 1651); Motetti a Voce Sola de diversi Eccellentissimi Autori. Novamente stampati. Libro primo (Venezia, Gardano, 1645); Erster Teil-Geistlicher Concerten, Mit 1.2.3-4.5.6 und 7. Stimmen. (Jena, G. Segenwalden, 1659): contiene due composizioni del C.: Beatus vir e Salve Rex Christe.
Numerose composizioni del C. inoltre si trovano, manoscritte, in diverse biblioteche taliane e straniere e precisamente: Bologna, Archivio di S. Petronio, Lib. C. 545 (Caro Meo, motetto a 2 voci con strum.); Londra, British Museum, Additional mss. 30382, 33234, 33235, 17835, 31461 e Harley 1501:motetti a 1, 2 e 3voci; Parigi, Bibl . nat., Vm¹ -1218; Vm¹ -1183; Vm¹ -1191:tre motetti; Berlino, Stadtbibl., Messa a 4 Voci con 2 violini e organo, due Magnificat a cinque voci, Salve Regina da 2 a 5 voci con e senza strumenti e undici motetti; Einsieldeln, Bibl. dell'abbazia, Messa (Gloria e Credo)a 4 vocicon strumenti; Kassel, Landesbibliothek, Laudate pueri Dominum, a 5 voci.
Il C. è uno dei rappresentanti di quel periodo di transizione, corrispondente ai primi decenni del Seicento, in cui sia nel campo della musica profana che in quello della musica sacra, si osserva l'intrecciarsi di stili, linguaggi ed influenze diverse: il sovrapporsi cioè, sul solido ceppo della tradizione polifonica rinascimentale, di nuovi fermenti e nuove possibilità tecniche ed espressive, con risultati che a volte sono ancora sperimentali e spesso sconcertanti, ma più spesso sono degni di interesse e ricchi di elementi innovatori. In particolare, la musica sacra di questo periodo risente da una parte l'influenza delle esperienze monodiche dei Fiorentini e, dall'altra, la suggestione dello stile "concertato" (con o senza strumenti) derivante dalla scuola veneziana, in particolare dai Gabrieli. Le composizioni concertate a poche voci rappresentano appunto una delle fonne preferite di quel gruppo di compositori che potremmo definire "settentrionali" (oltre al C., anche il Grandi, il Turini, Pace, Donati, Saracini ed altri) i quali si rifanno principalmente alla ricchezza poliedrica del modello monteverdiano e si differenziano in larga misura da compositori d'origine e educazione "romana" (più inclini a favorire anche nelle musiche sacre il virtuosismo vocale e le composizioni di grandi dimensioni), mostrandosi più attenti alle indicazioni dinamiche e a frequenti cambiamenti di ritmo, pur rimanendo sempre legati ad una sostanziale staticità - ritmica ed espressiva - più consona al contenuto religioso delle loro musiche. Il testo delle composizioni del C. - come quello di gran parte delle composizioni sacre del periodo - rimane sempre di contenuto religioso, mentre la musica che gli viene sovrapposta non ha più un carattere specificamente sacro, secondo quanto si può ricavare dalla testimonianza del Gerber.
Fonti e Bibl.: G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 50, 92, 193, 348, 392 8.; Catalogue of manuscript music in the British Museum, I, London 1906, pp. 285 s., 293 s., 428; R. Mitiana, Catal. des impr. de musique des XVIe et XVIle siècles, I, Uppsala 1911, coll. 58 s.; A. Davidsson, Cat. critique et descriptif des imprimés de musique des XVIe et XVIIe siècles... à la Bibl. Royale d'Upsala, III, Uppsala 1951, pp. 120 s., 139; Id., Catalogue critique des imprimés de musique... dans les Bibliothèques suédoises, Uppsala 1952, p. 99; C. Sartori, Le musiche della capp. del duomo di Milano. Catal. delle musiche dell'Archivio, Milano 1957, p. 18; The British Union-Catalogue of early music printed before the jear 1801, I, London 1957, p. 170; B. Huys, Catal. des imprimés musicaux des XVe, XVIe et XVIIe siècles. Fonds général. Bibl. royale de Belgique, Bruxelles 1965, pp. 48 s.; G. R. P. Arkwright, Catalogue of music in the Library of Christ Church Oxford, Oxford 1971, p. 24; J. Ecorcheville, Catalogue du fonds de musique ancienne de la Bibliothèque Nationale, II, New York 1972, p. 188; Catalogo d. Arch. di S. Petronio di Bologna, a cura di A. Bonora, Parma s.d., p. 110; L. A. Cotta, Museo novarese, Milano 1701, p. 297; V. Fedeli, Le cappelle musicali di Novara dal sec. XVI ai primordi dell'Ottocento, III, Milano 1933, p. 60; M. F. Bukofier, Music in the Baroque Era, London 1948, p. 66; J. G. Walther, Musikal. Lexikon, Leipzig 1732, p. 144; E. L. Gerber, Historisch-biograph. Lex. der Tonkünstler, I, Leipzig 1790, sub v.;G. Schilling, Encyclopädie der gesammten musikal. Wissenschaften, II, Stuttgart 1835, p. 54; F. J. Fétis, Biographie univ. des musiciens, II, Paris 1875, p. 201; R. Eitner, Bibl. der Musik-Sammelwerke des XVI. und XVII. Jahrh., Berlin 1877, p. 451; E. Bolin, Bibl. der Musik-Druckewerke bis 1700, Berlin 1883, pp. 88 s.; R. Eitner, Quellen-Lex. der Musiker, II, p. 353; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 305; A. Weissenbäck, Sacra Musica. Lexikon der kathol. Kirchenmusik, Klosterneuburg bei Wien 1937, p. 57; H. Riemann, Musik-Lexikon, I, p. 283; Supplement, I, 1972, p. 195; Répertoire international des sources musicales, I, München-Duisburg 1960, pp. 511 s., 515, 517 s., 522, 526, 528, 533, 537, 539; Grove's Dict. of music and musicians, II, p. 105; Enc. d. Musica Ricordi, I, p. 423, La Musica, Diz., I, p. 362; Die Musik in Gesch. imd Gegenwart, XV, Suppl., col. 1355.