Liutaio (Salò 1540 - Brescia 1609). Studiò probabilmente dapprima col padre (anch'egli liutaio), poi a Brescia (dal 1563) con G. Virchi e P. Micheli. Dai pochi esemplari rimasti dei suoi strumenti, s'avverte la trasformazione e il trapasso dalle antiche viole al violino, della cui forma definitiva egli è ritenuto, da molti, inventore. L'arte del B. sembra dimenticare la finezza della fattura, ma ottiene una bella sonorità.