GARZES
. Famiglia di attori e autori. Francesco, nato a Roma ai primi dell'Ottocento, morto a Noto nel 1846, studiò canto, ma, indebolitasi la sua voce, si diede all'arte drammatica, recitando nelle compagnie di Angelo Canova e di Francesco Lombardi. - Luigi, suo figlio, nato a Roma il 17 novembre 1825, ritiratosi nel 1893. Primo amoroso con G. Carrara e poi col padre, alla morte di questi fu prim'attore con A. Almirante, del quale divenne socio e sposò la sorella. Nel 1891 assunse il ruolo di caratterista nella compagnia del figlio Arturo. Attore corretto ed efficace, ebbe molta fama nell'Italia meridionale, dove rimase lunghi anni. Partecipò ai moti di Sicilia del 1848 e del 1860. - Francesco, figlio di Luigi, nato a Troina nel luglio 1848, morto suicida a Mestre il 13 aprile 1895. Il padre ne fece un prim'attor giovane e con lui rimase fino al 1870, quando si scritturò con G. Benini e C. Vitaliani, per cui scrisse la sua prima e fortunata commedia: Un episodio sotto la Comune. Nel 1873 era con L. Bellotti-Bon: per consiglio di questo divenne brillante e si affermò come uno dei migliori per eleganza e spontaneità, trasformandosi in prim'attor comico. Nel 1891 si associò al Pasta e al Reinach, costituendo la migliore compagnia italiana. Dopo un anno, volendo costituire una compagnia modello, si assicurò i lavori dei maggiori autori italiani e stranieri e sontuosi allestimenti scenici. Ma ben presto, veduto irraggiungibile il suo ideale d'arte, si uccise. Scrisse Flirtation, Il signor d'Albret e Bianca d'Oria, che ebbero successo; L'art. 130; Amore e sapere non hanno frontiere; Cercate l'uomo, che ebbero minor fortuna. - Arturo, fratello di Francesco, nato a Caltanissetta il 29 febbraio 1856. Lasciata la compagnia del padre nel 1878, fu con L. Bellotti-Bon, con Ciotti (1882), con la Tessero (1884), ecc. Nel 1891 si fece capocomico, e nel 1893 ebbe come socia Irma Gramatica. Scrisse per il teatro: Maso (Milano 1885); Stella (1885), Chi sarà? (1886); Per diritto di pedaggio (1887); I minatori del Belgio (1888); In Gallura: scene sarde (1890).