Giureconsulto italiano (n. Lodi fine sec. 14º), della scuola dei commentatori. Scrisse un Tractatus de crimine laesae maiestatis e una dissertazione sulla moneta (Tractatus de moneta, 1438) in cui tratta dell'alterazione delle monete, giungendo anche a giustificarla in caso di necessità, in quanto ritiene che il valore nominale costituisca il dato sostanziale della moneta stessa.