MARZIALE, Gargilio (Q. Gargilius Martialis)
A un Quinto Gargilio Marziale di Auzia (oggi Aumale) nella Mauretania venne dedicata dai concittadini un'iscrizione nel 260 d. C. (Corp. Inscr. Lat., VIIl, 9047). Da tale iscrizione, che è come una breve biografia, sappiamo ch'egli, in qualità di praepositus della cohors singularium e della vexillatio equitum Maurorum vinse e mise a morte il ribelle Farasse e cadde poi combattendo contro i Bavari. Da un'epigrafe, ch'egli dedicò ai genitori (Ephem. Epigr., V, 1300) ricaviamo che il padre di lui fu flamen perpetuus e patrono della colonia di Auzia. Con questo M. si vollero identificare lo storico Gargilio Marziale, lodato da Vopisco, e il Gargilio Marziale autore di un'opera d'agricoltura. L'identificazione non incontra difficoltà cronologiche e si presenta non improbabile anche per la rarità del gentilizio "Gargilio".
L'opera di agricoltura trattava dell'efficacia medicinale delle piante e di argomenti di veterinaria. Di essa sono conservati scarsi frammenti nel IV libro della Medicina Plinii con il titolo Medicinae ex oleribus et pomis: cfr. V. Rose, Plinii Secundi cum Gargilii Martialis medicina primum edita, Lipsia 1875. Della sezione dedicata alla zooiatria ci pervennero le Curae boum, pubblicate da E. Lommatzsch in appendice a Vegeti Renati digestorum artis mulomedicinae libri, Lipsia 1910.