GARFAGNANA (XVI, p. 385)
La crisi prodotta dall'autarchia nell'industria della escavazione dei marmi aggravò le deficienti condizioni della regione alle quali rimediarono in parte i richiami della guerra. Durante l'offensiva degli Alleati in Italia, settore della linea gotica, conobbe tutti gli orrori e le distruzioni della guerra. Nell'estate 1944 (29 giugno) cominciarono i primi bombardamenti, che diventarono ininterrotti da quando il fronte si attestò un po' a nord di Barga e Gallicano (5 ottobre). Vennero colpiti e spesso quasi completamente distrutti i paesi lungo le vie rotabili o nelle loro vicinanze, anche quando di militare vi erano solo gli ospedali (es. Nicciano), mentre quelli in vicinanza del fronte erano battuti dalle opposte artiglierie. Una controffensiva tentata dai Tedeschi (26 dicembre 1944-2 gennaio 1945) e che ridiede loro il momentaneo possesso di Barga e di Gallicano aumentò le distruzioni. La popolazione si rifugiò nelle selve, vivendo negli essicatoi delle castagne e nelle capanne. Requisito gran parte del bestiame dai Tedeschi e dalle divisioni della repubblica sociale italiana "Monterosa" e "Italia", unica scarsissima risorsa alimentare rimase la farina di castagna. La natura del terreno favorì anche un'intensa azione partigiana. La regione fu liberata dal 20 al 23 aprile 1945, mentre i Tedeschi completavano la distruzione di ponti, gallerie e viadotti lungo le rotabili e la ferrovia.