GARCÍA PRIETO, Manuel, marchese d'Alhucemas
Uomo politico spagnolo, nato ad Astorga il 5 novembre 1859. Nel 1888 fu eletto deputato per il distretto d'Astorga. Quando il partito liberale al quale apparteneva salì al potere (1897), il G. fu nominato direttore generale del contenzioso di stato. Contribuì a far proclamare capo del partito liberale il Montero Ríos, il quale, incaricato (giugno 1905) di formare un gabinetto, nominò il G. al Ministero dell'interno. Nel successivo ministero Moret fu chiamato al Ministero di grazia e giustizia, ma presto si dimise, non prima di avere attuato utili riforme. Nel 1906 entrò nel gabinetto López Domínguez come ministro del Fomento e più tardi fu di coloro che maggiormente contribuirono alla formazione del gabinetto Canalejas (v.), in cui assunse il portafoglio degli Esteri. Suoi atti principali di governo furono la definizione della questione religiosa con la S. Sede, la conclusione del trattato ispano-marocchino con el-Mokri, per cui fu nominato senatore a vita. Assunse, per pochi giorni, l'interinato della presidenza del consiglio quando il Canalejas fu assassinato. Andato al potere il Romanones, e avvenuta la scissione del partito liberale, il G. si schierò all'opposizione (novembre 1913). Durante la guerra europea, egli fu per la neutralità della Spagna. Nominato presidente del Senato, nell'aprile del 1917 fu incaricato di formare un ministero, che ebbe però vita brevissima; ma nel novembre tornò di nuovo al potere, formando un gabinetto di conciliazione, nel quale assunse il portafoglio degli Esteri. Rimase al governo in altre combinazioni ministeriali fino al settembre del 1923. Dopo la dittatura di Primo de Rivera, il G.P. fece parte del gabinetto dell'ammiraglio Aznar, come ministro di Grazia e Giustizia (11 febbraio 1931).