GAMBIERA o gamberuolo (fr. janbière; sp. greba; ted. Beinschiene, Beinrohr; ingl. greave)
Copertura della gamba del guerriero a fine di difesa, ma che abbraccia o avvolge tutta la gamba, a differenza dello schiniere o stiniere (v. armi, IV, p. 490) che copre solamente la parte anteriore o lo stinco.
Fino dai tempi omerici i soldati greci avevano le gambe difese da gambiere metalliche, che le coprivano dal malleolo fino sopra al ginocchio. Erano di metallo, sottili, e foderate internamente, a quanto sembra, di cuoio; erano messe piegandole intorno alla gamba e facendo accostare dietro al polpaccio i due lati aperti. Per legarle servivano fermagli, che potevano anche essere artisticamente lavorati, o fibbie, o corregge. Talvolta si fermavano alla gamba per elasticità senza legatura.
Anche fra le antiche milizie italiche le gambiere erano conosciute e diffuse. I sardi ebbero gambiere e schinieri; i piceni gambiere; gli etruschi, per quanto non frequentemente, gambiere e schinieri. Analoghe gambiere ebbero i Galli. Gambiere e schinieri (ocreae) ebbero anche i Romani, e consistettero nei primi tempi in sottili piastre di bronzo bene adatte alla forma dell'arto. I legionarî (astati, principi e triarî) portavano la gambiera alla gamba destra, non difesa dallo scudo. La cavalleria, al tempo di Polibio, aveva gambiere di cuoio. I gladiatori avevano gambiere intere, ricche di decorazioni. È quasi certo che nel periodo imperiale queste difese metalliche andarono in disuso. Solo verso la fine del sec. XII riappariscono in Germania e in Francia le prime gambiere e le ginocchiere e poi i cosciali, dapprima di cuoio bollito, indi di piastra metallica.
In Italia questa parte di armatura ha seguito quasi l'evoluzione corrispondente di Francia e di Germania; specialmente della Germania, con la quale nei secoli XII e XIII si era più a contatto. Gli schinieri e le ginocchiere di piastra sembrano aver preceduto i cosciali, come appare dai monumenti di Can Grande della Scala (morto nel 1329) e di Mastino II morto nel 1331, nel primo dei quali si vedono soltanto schinieri e ginocchiere e nel secondo la difesa completa alle gambe. La gambiera si disse sana od intera quando armava tutta la gamba e il piede, e si disse mozza quando finiva al malleolo. In tal caso era molte volte guarnita in basso da un lambello pendente di maglia di ferro, che si appoggiava o s'insinuava nella scarpa, per difendere l'articolazione fra gamba e piede.
Gambiera della barda (fr. jambière de cheval). - Riparo delle gambe del cavallo ottenuto con piastre di ferro snodate alla spalla (o coscia) e al ginocchio (o garretto) a somiglianza di quello dell'armatura per il cavaliere. Nei tempi antichi forse e nel Medioevo certamente, le gambe dei cavalli erano riparate con maglie di ferro; e ne continuò l'uso anche quando il cavaliere indossò l'armatura di piastra sicché le gambiere da cavallo a piastra furono rarissime e non ne esistono campioni nelle armerie.