Pseudonimo della scrittrice russa G. E. Voljanskaja (gov. di Tomsk 1911 - Mosca 1963). Medico di professione, esordì dopo la seconda guerra mondiale con novelle (Gibel´ komandarma "La rovina del comandante dell'armata", 1945), versi (Skvoz´ ogon´ "Attraverso il fuoco", 1946) e saggi (Čerty buduščego "Lineamenti del futuro", 1949), e pervenne a larga notorietà con il romanzo Žatva ("La messe", 1950), vincitore di un premio di stato, ampia raffigurazione della complessa vita del mondo rurale del dopoguerra. Tra le sue opere maggiori, il romanzo Bitva v puti ("La battaglia è in marcia", 1957), che ritrae il conflitto tra un ingegnere dotato e progressista e un ambiente saturo di carrierismo e di demagogia, e il poema in prosa Naš sad ("Il nostro giardino"), pubblicato postumo nel 1964, d'ispirazione lirico-riflessiva.