GALAŢI (A. T., 79-80)
Città della Romania, sulla riva sinistra del Basso Danubio a circa 45° 26′ N. e a 28° 5′ E. In riva al fiume si stende, disposto ad anfiteatro sulla sponda ripida, il pittoresco quartiere del porto, con le sue strade sporche, tutte magazzini, casupole e bische; a NO., su un terrazzo, sorge la città nuova, con vie ben tracciate e ben mantenute, attraversata dalla Strada Domnească, centro della vita lussuosa della colonia moldava: qui alcuni edifici notevoli, quali il Palazzo Vescovile, la chiesa di S. Giorgio e la chiesa Precista del sec. XVII.
L'importanza di Galaţi è data dalla sua posizione geografica e dalla sua funzione di porto marittimo. Posto sulle rive del Danubio, che è qui largo e profondo (da 14 a 16 m.), nel punto dove cessano le paludi della luncă (v. danubio), al confluente di tre arterie. Danubio, Siret e Prut, anche queste due ultime in parte navigabili, vicino a un gran lago (BrateŞ), che sarebbe un eccellente retroporto, a soli 150 km. dal mare, il porto di Galaţi, franco dal 1854 al 1883, è situato mirabilmente per servir di sbocco ai prodotti romeni e particolarmente al legname dei Carpazî e ai cereali della Muntenia, della Moldavia e della Bessarabia. Non ha tuttavia raggiunto l'importanza che sognava il principe Michele Sturza: la convenzione austriaca del 1875 che attirò il commercio verso l'Europa centrale, l'attrezzamento di Costanza, effettuato nel 1910, la rivalità costante di Brăila, le mediocri comunicazioni ferroviarie con il retroterra, la difficoltà di navigazione nel delta del Danubio, e infine un attrezzamento insufficiente, hanno ritardato lo sviluppo del porto. Nel 1873 Galaţi assorbiva il 60% del commercio esterno romeno; nel 1913, il 12,7% solamente delle importazioni e il 7,5% delle esportazioni. Il traffico è passato da 5516 navi e 632.000 tonn. nel 1880 a 4559 navi e 1.717.736 tonn. nel 1913, a 1.364.980 tonn. nel 1923 e a 5.854.140 tonnellate nel 1925. La maggior parte delle navi sono straniere. I docks coprono un'estensione di 22 ettari e sono provvisti di grandi silos per i cereali. Il porto dispone di 4 km. di banchine lungo il fiume ed è servito da 13 km. di ferrovie. La popolazione della città è salita da 26.000 ab. nel 1860 a 62.600 nel 1899, a 72.800 nel 1915, a 101.148 nel 1930, tra i quali numerosi Ebrei e Greci, quasi esclusivamente commercianti e banchieri. La città ha poche industrie, fra le quali un piccolo cantiere navale.
Storia. - La città compare nei documenti solo dopo la fondazione del principato di Moldavia. Nel 1418 si stabilirono a Galaţi molte famiglie armene profughe. Fu in questa città che venne ucciso nel 1541 Alessandro III Vodă. Galaţi fu arsa e depredata nel 1659 da RaduMihnea, signore della Valacchia, e alleato di Rákóczi. La principale importanza di Galaţi era, già nel sec. XVIII, dovuta al commercio. Storicamente ha un'importanza notevole, anche perché fu sempre il punto per il quale i principi entravano solennemente nel territorio romeno quando tornavano da Costantinopoli.
Bibl.: D. Faur, Galatul nostru, Galati [1924]; I. Simionescu, Orase din România, Bucarest 1925; N. Iorga, Drumuri Şi oraŞe din România, 2ª ed., Bucarest 1916; G. D. Cioriceanu, Les grands ports de la Roumanie, Parigi 1928.