STALLIUS, Gaius e Marcus (C. e M. Stallius)
Figli di Gaio, architetti romani attivi in Atene alla metà del I sec. a. C.
L'iscrizione sulla base d'una statua di Ariobarzane II Filopatore, re di Cappadocia dal 62 al 51 a. C., nell'Odeion di Peride, ricorda i due fratelli come collaboratori di Melanippos nella ricostruzione del monumento dopo l'assedio sillano: nell'86 a. C. l'Odeion era stato infatti incendiato dai difensori dell'Acropoli, per evitare che i Romani si servissero del legname del tetto nella costruzione di macchine da guerra. Anche Vitruvio ricorda il restauro dell'edificio per intervento del re di Cappadocia, senza però fare il nome degli artefici. L'espressione di Vitruvio: idem... Ariobarzanes restituit (v, 9, i) e quella usata nell'iscrizione: τὴν τοῦ ᾿Ωιδείου καταστευήν, fanno pensare ad una riedificazione senza sostanziali mutamenti: il che non è contraddetto dallo stato attuale della rovina, nella parte esplorata.
Bibl.: v. melanippos, 2°. Inoltre: H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, pp. 335; 380; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 2139, s. v., n. 1, 2; per la ricostruzione dell'Odeion: S. Ferri, Vitruvio, Roma 1960, p. 212.