Uomo di fiducia di Cesare (sec. 1º a. C.), ne curò gli affari in Roma durante la sua permanenza in Gallia; allo scoppio della guerra civile tentò invano una conciliazione; fu amico di Cicerone, più tardi fu seguace di Ottaviano. Compose uno scritto su Cassio il cesaricida, uno contro Cleopatra, una biografia di Scipione Africano e, probabilmente, una di Cesare. Fu creduto erroneamente autore dei libri sulle guerre alessandrina, ispanica, africana che completano la narrazione del De bello civili.