Console nel 338 a. C. con L. Furio Camillo, insieme a lui sottomise a Roma i Latini ribelli, ottenendo il trionfo sugli Anziati, i Laviniati, i Veliterni; fu anche, per tali imprese, onorato con la colonna Menia nel Foro (che alcuni ritengono sia stata eretta soltanto da un suo discendente). Dittatore nel 320, censore nel 318, costruì nel Foro gallerie per assistere agli spettacoli (dette perciò, dal suo nome, meniani). Dittatore nel 314 costrinse Capua, che era insorta nel corso della seconda guerra sannitica, a fare atto di sottomissione; ma, accusato di tradimento dalla nobiltà per la politica remissiva da lui perseguita nei confronti delle comunità campane ribelli, rinunciò alla dittatura per sottoporsi al giudizio dei consoli; processato, fu prosciolto.