VINDICE, Gaio Giulio (C. Iulius Vindex)
Governatore romano ribelle. Nato circa il 25 d. C. da nobilissima famiglia gallica (della stirpe reale di Aquitania) romanizzata. Suo padre era già senatore. Nel 67 d. C. era propretore in Gallia (Lugdunense?). Si ribellò nel 68 d. C. a Nerone "tiranno", con un moto non separatista, ma certo sottoposto a influenze regionaliste, e, dopo poco, salutò imperatore Galba, coinvolgendolo così nella sua rivolta. Galba era allora governatore della Spagna Tarraconense. A Vindice si unirono Edui, Arverni, Sequani e altri Gallici; ma si opposero Belgi, Treviri, Lingoni e altri ancora. Con le truppe della Germania superiore rafforzate andò contro lui Virginio Rufo. Sembra peraltro che i due generali stessero per accordarsi davanti a Vesontio (Besançon) quando i soldati di Rufo attaccavano gli avversarî gallici di propria iniziativa e ne facevano strage: Vindice si uccise.
Bibl.: Th. Mommsen, Der letzte Kampf der römischen Republik, in Gesammelte Schriften, IV, Berlino 1906, p. 333 segg.; B. Henderson, The Life and principate of the emperor Nero, Londra 1903, pp. 395-96, 496-97; G. H. Stevenson, in Cambridge Ancient History, X (1934), pp. 809-10. Cfr., inoltre, Fluss, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, col. 879 segg.