CETEGO, Gaio Cornelio (C. Cornelius L. f. M. n. Cethegus)
Nel 200 a. C. fu eletto, pare senza aver prima sostenuto altre cariche, proconsole e inviato nella Spagna, dove combatté con successo. Edile nel 199, diede con grande sfarzo i ludi romani; fatto console, senza essere stato pretore, nel 197, vinse i Galli Insubri e Cenomani della valle Padana, e ne riportò uno splendido trionfo. Censore nel 194 con Sesto Elio Peto, dispose che nei giuochi pubblici i senatori avessero posti distinti dal popolo (Valerio Anziate, fr. 37 Peter). Nel 193 fu inviato in Africa con Scipione Africano e M. Minucio Rufo per dirimere, o meglio per invelenire, i dissensi insorti fra Cartagine e il re Massinissa.
Bibl.: W. Drumann e P. Groebe, Geschichte Roms, II, Lipsia 1902, pag. 476; F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 1277.