ANZIO RESTIONE, Gaio (C. Antius C. f. Restio)
Tribuno delle plebe, in Roma. Sembra che fosse ancora in carica nell'anno 71 a. C. (Krebs) e che nel 74 fosse costretto ad abbandonare l'Urbe. Non rilevante come figura politica; ma il suo ritratto, riprodotto sui denari d'argento coniati dal figlio omonimo, triumviro monetale nel 46 a. C. circa, rappresenta un notevole documento per la storia della formazione del ritratto romano. Della moneta esistono tre coniati diversi; stilisticamente il migliore è documentato in un esemplare del British Museum più volte riprodotto in recenti pubblicazioni. Il volto è costruito saldamente, con un forte accenno veristico, che però non toglie plasticità all'insieme. È probabile che l'incisore della moneta abbia avuto presente un ritratto gentilizio costruito sulla maschera funeraria. Lo Schweitzer ne fa il capostipite del suo gruppo D.
Bibl: J. J. Bernoulli, Röm. Ikonographie, I, Monaco 1933, p. 95 s.; E. Krebs, in Pauly-Wissowa, I, c. 2563 ss., n. 4; H. A. Grueber, Coins of the Roman Republic in the British Museum, Londra 1910, I, p. 521 ss.; R. West, Röm. Porträt-Plast., Monaco 1933, p. 56; O. Vessberg, Kunstgeschichte d. Röm. Republik, Lund 1941, p. 134; B. Schweitzer, Bildnisskunst, Lipsia 1948, p. 73 ss.