GAGLIARDA
. Probabilmente dal francese gaillard, per significare carattere d'allegrezza, con la parola gagliarda si diede il nome a una movimentata, vivace danza in ritmo ternario. La gagliarda faceva parte della coppia originaria di danze, differenti per carattere, andamento e misura, nella quale si può individuare il tipo primitivo della suite. La gagliarda, infatti, s'accompagnava di solito alla pavana, che la precedeva e, al contrario, era di andatura lenta e misura pari. Dai musicisti italiani la gagliarda, in una sua varietà, era chiamata saltarello o romanesca, in Germania Proportz. Il liutista milanese Ambrogio Dalza, nella sua Intabulatura de lauto (1508) scrive: "Tutte le pavane hanno il suo saltarello e piva".
Tra le più antiche pubblicazioni di Gagliarde si ricordano le seguenti preziose edizioni dell'editore francese Pierre Attaignant: Six Gaillards et six Pavanes avec treize chansons musicales à quatre parties, Parigi 1529, e Neuf Basses danses, deux branles, vingt et cinq Pavennes avec quinze Gaillards en musique à quatre parties, Parigi 1530.