GALLINO, Gaetano
Nacque a Genova l'11 febbr. 1804. Entrò giovanissimo nella bottega del pittore Santo Tagliafichi e nel 1814 risulta iscritto alla scuola di disegno dell'Accademia ligustica di belle arti; dato che questa istituzione, per statuto, non accettava allievi minori di dodici anni, il Rocchiero avanza l'ipotesi che la data di nascita del G. possa essere anticipata di almeno due anni.
Simpatizzante mazziniano, partecipò alla prima attività rivoluzionaria della Giovine Italia. All'inizio degli anni Trenta (probabilmente nel 1833, anno dell'arresto di G. Mazzini) dovette lasciare l'Italia per emigrare a Montevideo; qui risulta attivo attorno al 1834 come pittore, autore di alcuni ritratti. Nel 1836 fu tra i fondatori della Congrega della Giovine Italia in Uruguay e nel 1843 si unì con altri emigrati italiani alla Legione italiana, fondata da G. Garibaldi, partecipando agli scontri in difesa della Repubblica uruguaiana contro il Brasile.
Il G. entrò così in contatto diretto con Garibaldi, di cui eseguì numerosi ritratti, uno dei quali è conservato al Museo histórico nacional di Montevideo. La serie di ritratti garibaldini inizia dal 1845-46, a meno che non si accetti l'attribuzione al G. (Morabito, p. 146) del Ritratto di Garibaldi a olio su tela, eseguito a Montevideo nel 1841, conservato nel Museo del Risorgimento di Genova. Nel 1845 realizzò un ritratto-miniatura di Anita Garibaldi (Milano, Museo del Risorgimento) che, secondo la testimonianza di Ricciotti Garibaldi, è l'unico ritratto "autentico" di Anita. Sembra inoltre che il G. sia stato l'ideatore della divisa garibaldina, la camicia rossa, e della bandiera della Legione, nera con un vulcano al centro. Tra i ritratti dei notabili uruguaiani eseguiti in questo periodo, si ricordano quelli di Don Pedro Pablo de la Sierra e di Don Melchior Pacheco (Montevideo, Museo histórico nacional), oltre al Ritratto di Monica de la Sierra (Laroche, p. 35).
Nel 1848 dipinse un ulteriore Ritratto di Garibaldi (Genova, Museo del Risorgimento). Nello stesso anno rimpatriò e, fino al 1859, compì probabilmente diversi viaggi fra Genova e Montevideo. Nel 1850 si associò alla neonata Società ligure promotrice per le belle arti e in seguito prese parte con ritratti alle mostre organizzate dalla Promotrice (1851, 1855-57, 1859). Dal 1859 al 1864 risulta di nuovo, e stabilmente, in Uruguay, dove proseguì la sua attività di ritrattista forse estendendola anche a Buenos Aires (Laroche, p. 45).
Il suo definitivo ritorno in Italia dovette avvenire attorno alla metà degli anni Sessanta, stando alla contemporanea cronaca dell'Alizeri. In quest'ultimo periodo della sua attività il G. si interessò anche alle nuove possibilità tecniche offerte dalla fotografia, coerentemente con la sua propensione a un linguaggio asciutto e analitico, evidente già nei suoi ritratti su tela. In un biglietto da visita del suo studio genovese di piazza Acquaverde (Marcenaro, ripr. a p. 129), il G. si definì infatti "pittore fotografo", accompagnando la qualifica professionale con il disegno di un piccolo gallo. La chiesa dell'Annunziata del capoluogo ligure conserva un Ritratto del padre Orazio da Rossiglione dipinto dal Gallino.
Morì a Genova il 10 ott. 1884: il Cappellini (1941) - che data la sua morte al 1874 - dice che morì all'albergo dei poveri.
Fonti e Bibl.: F. Alizeri, Notizie dei professori di disegno in Liguria dalla fondazione dell'Accademia, III, Genova 1866, pp. 431 s.; Mostra di pittura ligure dell'Ottocento, a cura di M. Labò, Genova 1926, p. 40; A. Cappellini, La pittura genovese dell'Ottocento, Genova 1938, pp. 36 s.; Mostra di pittori liguri dell'Ottocento, a cura di O. Grosso, Genova 1938, p. 41, tav. 7; A. Cappellini, Dizionario biografico dei genovesi illustri e notabili, Genova 1941, p. 122; E. Laroche, Un pintor de la época de la defensa: G. G., in Elementos contributivos de la historia del arte en el Uruguay, Montevideo 1952, pp. 34-45; V. Belloni, L'Annunziata di Genova, Genova 1965, p. 262; V. Rocchiero, Ottocento pittorico genovese: G. G., in Liguria, XXXII (1965), 2-3, pp. 23-25; F. Sborgi, L'Ottocento: ritardi di un'esperienza, in La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova 1971, p. 427; G. Marcenaro, La fotografia ligure dell'Ottocento, Genova 1984, p. 129; Museo del Risorgimento, a cura di L. Morabito, Genova 1987, pp. 144-146; F. Sborgi, in La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova 1987, pp. 391, 421; La pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1990, I, p. 28; II, p. 839; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XIII, p. 126.