Patologo italiano (Catania 1880 - Milano 1935), prof. di patologia chirurgica a Messina (1921-23) e Pavia (1923-28), quindi direttore dell'Istituto Vittorio Emanuele di Milano per il cancro. Enunciò una interpretazione ezio-patogenetica dei tumori, il cui sviluppo attribuì a uno squilibrio ghiandolare.