ESPOSITO, Gaetano
Pittore, nato a Salerno nel 1858, morto suicida a Sala Consilina l'8 aprile 1911. Studiò a Napoli con Domenico Morelli; ma la sua istintività pittorica lo portava fuor della via segnata da quel maestro. I suoi quadretti di genere, coi quali si rivelò dapprima nell'esposizione napoletana del'77, e la vasta tela Sinite parvulos (1880; Napoli, Accademia di belle arti) non valgono a dare le più precise indicazioni del suo temperamento e delle sue tendenze, benché palesino abbastanza il suo gusto di plasticità cromatica e il senso vigoroso ch'egli ebbe dell'impostazione delle forme. Le sue visioni della marina e della campagna invece ci fanno sentire la pienezza d'uno spirito ardente e inquieto che trova il suo equilibrio in un'intima comunione con la natura. D'altra parte le sue mezze figure di contadini, di pescatori, di donne popolane gli davano modo di manifestare con pienezza la sua plasticità. Avvicinato da queste sue doti al Michetti e al Mancini primitivo, nel decorso della sua carriera egli parve come schiacciato da quei due pittori affini e più forti di lui.
Bibl.: L. Càllari, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915; G. Giannelli, Artisti napoletani viventi, Napoli 1916.