BRUNETTI, Gaetano
Scarse le notizie biografiche di questo pittore ornatista bolognese (cfr. Atti d. Accad. Clementina, Bologna, Accad. Belle Arti, ms., 1751, c. 156), attivo in Inghilterra dal 1730 circa. G. Vertue, nell'ottobre 1739, fornisce un interessante riassunto della sua attività: collaboratore dell'Amigoni, aveva lavorato, tra l'altro, alle decorazioni della scala e della hall della casa di lord Tankerville in St. James Square a Londra; aveva dipinto scenari per opere e pubblicato incisioni con grottesche. È infatti del 1731 la prima edizione dei Sixty different sorts of ornaments su disegno del B. incisi da J. La Rocque e H. Fletcher (2 ed. 1736; nel Gabinetto Naz. delle stampe di Roma sono conservate alcune Incorniciature e Cornici e mobili, tutte datate 1736). Lo stesso Vertue riferisce di non sapere se una vita troppo dispendiosa o il fallimento dell'impresa editoriale avessero indotto il B. a partire dall'Inghilterra alla volta della Francia.
Scarse sono le tracce della collaborazione del B. con l'Amigoni, e pochi i documenti che la comprovino. La casa di lord Tankerville in St. James Square a Londra fu decorata dall'Amigoni nel 1730-31 circa. Comunque lo stesso B. fu pagato per decorazioni fatte insieme con l'Amigoni a Chandos House, in Cavendish Square, a Londra, nel 1736. Il B. lavorò ancora per il terzo duca di Chandos nella chiesa di S. Lorenzo, a Whitchurch nel Middlesex, ove decorò il soffitto dell'anticamera del mausoleo della famiglia dipingendo una falsa cupola attraverso la quale si vedeva il cielo. Edward Croft-Murray riconosce la sua mano anche nell'ornamentazione architettonica delle stanze più importanti di Moor Park nel Hertfardshire, dove l'Amigoni lavorò per Benjamin Styles durante tutto il quarto decennio del secolo. Il B. era già in Francia nell'ottobre 1739, e si stabilì a Parigi con il figlio Paolo Antonio con il quale probabilmente collaborò.
Morì nel 1758.
Le incisioni e i dipinti pervenutici rivelano nel B. un abile quadraturista: le quadrature illusionistiche da lui dipinte per i soggetti mitologici di Iacopo Amigoni contribuirono all'introduzione negli interni inglesi dello stile rococò internazionale (R Murray, Architetti ingl. e stuccatori ital., in Arte e artisti dei laghi lombardi, II, Como1964, p. 318).
Fonti e Bibl.: G. Vertue, Notebooks,1739, in The Walpole Society, XXII (1934), p. 95; D. Guilmard, Les maîtres ornemanistes..., I, Paris 1880, pp. 331 s.; II, ibid. 1881, tavv.; E. Croft-Murray, Decorative painting in England, II, London 1969, pp. 176b, 177a; U.Thieme-F. Becker Künstlerlexikon, V, p. 136.