BORSO-CARMINATI, Gaetano
Patriota e soldato, nato a Malaga nel 1799 da famiglia genovese. Entrò giovane nell'esercito sardo e, compromessosi nei moti piemontesi del 1821, fuggì e fu dichiarato disertore. Emigrato in Spagna, combatté in difesa dei costituzionali. Dopo il Trocadero, fuggito dalle carceri di Malaga, riparò in Inghilterra, dove fino al 1830 insegnò lingua italiana; poi andò in Francia e colà partecipò alla rivoluzione di luglio. Affiliato alla Giovine Italia, si trovò nel 1831 a Lione col Mazzini con cui andò in Corsica; poi accompagnò il generale Polignac in Portogallo, combattendo a favore di don Pedro. Terminata la guerra passò in Spagna, combattendo contro i Carlisti e meritandosi il grado di generale. Irrequieto, si lasciò vincere dai consigli dell'amico Diego León e partecipò a una congiura a favore della regina Cristina contro la reggenza del generale Espartero. Arrestato, fu fucilato il 12 novembre 1841 a Saragozza.
Bibl.: A. Manno, Informazioni sul '21, Firenze 1879; C. Beolchi, Reminiscenze dell'esilio, Torino 1853, pp. 214-217. Accenni al B. nell'Epistolario di Mazzini (ediz. nazionale IV, V, VI, VII, VIII). Alcune lettere del B. dalla Spagna a N. Fabrizi ed accenni a lui, in Palamenghi Crispi, Gli Italiani nella guerra di Spagna, in Risorgimento italiano, I (1914).