Patriota italiano (Málaga 1799 - Saragozza 1841); di famiglia genovese, entrò nell'esercito sardo ed era sottotenente quando, avendo preso parte ai moti del 1821, fu costretto a emigrare dapprima in Spagna, dove continuò a combattere in difesa della costituzione spagnola, poi, dopo un soggiorno di sei anni in Inghilterra, in Francia, dove partecipò alla rivoluzione di luglio e si accostò alle posizioni mazziniane, infine in Portogallo dove percorse una brillante carriera militare. Divenuto comandante del reggimento dei Cazadores de Oporto, fu con esso inviato in Spagna nel 1835 a sostegno della regina Maria Cristina in lotta contro i carlisti e fu implicato negli scontri fra diverse fazioni durante e dopo la guerra civile. Fu quindi coinvolto nella fallita congiura dei cristini contro il gen. Espartero, condannato a morte e fucilato.