GACE BRULÉ
. Troviero francese della fine del sec. XII e del principio del XIII. Nativo di Champagne, e forse cavaliere, visse qualche tempo in Bretagna, ove fu in rapporti col conte Goffredo II (morto nel 1186). Non si hanno notizie di lui posteriori al 1220. Il suo canzoniere superstite consta di ben 57 composizioni, delle quali però non meno di 23 sono di dubbia attribuzione. Esse furono giudicate dai contemporanei fra le migliori dell'epoca, e furono citate come tali nel Roman de Guillaume de Dole e in quello della Violette. Sono canzoni di genere cortese, che ripetono motivi comuni alle liriche dei trovatori provenzali. Però non vi mancano quelle di carattere meno aulico: alcune di queste ultime godettero di una certa popolarità, forse per la melodia che le accompagnava.
Bibl.: G. Huet, in Chansons de Gace Brulé, Parigi 1902.