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GABRIELLI

di Giustiniano -Degli Azzi Vitelleschi - Enciclopedia Italiana (1932)
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GABRIELLI

Giustiniano -Degli Azzi Vitelleschi

. Antichissima famiglia feudale eugubina, già potente sin dal sec. XI, quando un Cante figura come camerlengo imperiale in un privilegio di Corrado II (1027) e un Girolamo come condottiero di mille crociati eugubini. Allorché anche Gubbio, dopo le disfatte di Manfredi, passò a parte guelfa (1263), i G. si segnalarono per l'odio contro i ghibellini e uno di loro, Cante, ne divenne il più temuto persecutore in patria e fuori, come a Firenze, dove più volte fu podestà (1298; 1301-2 e 1306) e dove pronunciò la condanna contro Dante, a Lucca (1312) e a Perugia (1322). Rosso e Bino, fratelli di lui, anch'essi podestà di Firenze (1298-1306) e condottieri delle milizie della repubblica in varie imprese di guerra, parteciparono dei suoi stessi atteggiamenti politici.

Più tardi Giovanni, passato a parte ghibellina, riuscì con l'aiuto dell'arcivescovo signore di Milano Giovanni Visconti a farsi signore di Gubbio (7 agosto 1350), contrastato dal proprio congiunto Giacomo, governatore pontificio del Patrimonio. Ma, morto il Visconti, dové (1354) cedere all'Albornoz, che riconquistò Gubbio alla Chiesa. Nella grande sollevazione capeggiata dai Fiorentini contro l'opera dei legati avignonesi (1376) anche i G. lottarono contro la Chiesa. Ma, dopo tre anni, il monaco avellanita Gabriele di Necciolo, fatto vescovo di Gubbio, in accordo con la corte papale, nel 1381 se ne proclamò signore, facendosene poi nominare vicario pontificio da Urbano VI. Con una sommossa, capeggiata da un altro Cante, gli Eugubini riuscirono a restaurare le forme repubblicane, cedendo al vescovo il castello di Cantiano e promettendogli un'indennità di 4000 fiorini. Ma, nell'impossibilità di far fronte al pagamento e minacciati dalle armi di Francesco fratello del vescovo, si diedero (marzo 1384) al conte Antonio di Montefeltro duca di Urbino. A contrastare a questo il possesso di Gubbio insorsero ancora lo stesso Francesco e - dopo la nomina di lui a senatore di Roma - il nipote Cecciolo che fu per due volte (1419 e 1420) sul punto di recuperare la città; ma preso e impiccato, la sua famiglia, che già aveva perduto gli aviti feudi di Giomisci, Baccaresca, Agnano, Serra S. Abbondio e Cantiano, dové cedere anche il castello di Frontone, e ridursi a condizione privata. Dei molti rami in cui la famiglia G. aveva cominciato a scindersi fin dal sec. XIII, quelli di Bologna e di Senigallia si estinsero nel secolo XVII, e quello dei signori di Gubbio nel secolo successivo; sono tuttora in fiore il ramo di Tropea e Napoli, quello di Fano, e i conti di Montevecchio (Martinozzi-Benedetti).

Vedi anche
Dante Alighièri Dante Alighièri. - Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà ...
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    Famiglia feudale di Gubbio, potente già nel sec. 11º. Di fazione guelfa, si segnalò per l'odio contro i ghibellini con Cante (v.) e con i suoi fratelli Rosso e Bino. Ottenne due volte la signoria di Gubbio con Giovanni (1350-54), appoggiato dai Visconti, e con il vescovo Gabriele (v.); cacciato quest'ultimo ...
Vocabolario
soldato-bambino
soldato-bambino (soldato bambino), loc. s.le m. Ragazzo assoldato o costretto a fare il militare. ◆ Dalla prima utilitaria Fiat, a una radio di propaganda, a un giornalino per ragazzi, imperverserà nel nome Balilla, simbolo avvelenato di...
cratere sismico
cratere sismico loc. s.le m. Area interessata da un sisma, con particolare riferimento ai danni subiti da persone e cose. ◆ «Ha solo 4 anni quella galleria. Basta guardare sulla cartina per vedere che è in corrispondenza del cratere sismico...
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