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Salvatores, Gabriele

di Simone Emiliani - Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
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Salvatores, Gabriele

Simone Emiliani

Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 luglio 1950. Dopo essersi trasferito a Milano in giovanissima età, si è diplomato all'Accademia del Piccolo Teatro. Nel 1972 è stato tra i fondatori del Teatro dell'Elfo, per il quale ha scritto e diretto opere in cui ha tentato nuove sperimentazioni stilistiche fondendo i linguaggi del teatro, del musical e del cinema. Nel 1991 con Mediterraneo ha ottenuto l'Oscar per il migliore film straniero.

Dopo aver collaborato con la RAI come sceneggiatore e regista, nel 1983 ha esordito dietro la macchina da presa con Sogno di una notte d'estate, riduzione rock del dramma shakespeariano, cui ha fatto seguito Kamikazen - Ultima notte a Milano (1987). Con Marrakech express (1989) S. inaugura una sorta di trilogia che comprende i successivi Turné (1989) e Mediterraneo (1991), con la quale traccia un ritratto, a tratti divertente e ironico a tratti malinconico e amaro, della generazione dei trenta-quarantenni, tentata dal fascino destabilizzante dell'imprevisto e perennemente in bilico tra il desiderio di una ribellione individuale e il rassicurante richiamo alla realizzazione professionale e familiare. Intorno a questo nucleo fondamentale il regista sviluppa i due temi guida dell'amicizia virile e del viaggio come fuga. Per il più complesso Mediterraneo, S. sceglie inoltre una metaforica ambientazione spazio-temporale (un'isola della Grecia durante la Seconda guerra mondiale), costruendo un'opera significativamente dedicata a "tutti quelli che stanno scappando", alle disillusioni dell'impegno e dell'utopia, in cui le individuali pulsioni di ribellione vengono portate a uno stadio limite e poi congelate in un finale in cui l'amarezza prende il sopravvento. Puerto escondido (1992) è un'ulteriore fuga dallo spazio borghese (Milano) e dal tempo (l'utopistica e artificiale ricostruzione delle coordinate emozionali degli anni Settanta) che mette a confronto simboli e modi di vita occidentali con un Messico inteso come solare luogo mitico. Nel 1993 ha diretto Sud, in cui la consueta narrazione lineare del regista diventa volutamente frammentata; lo stile dell'opera è simile a quello di un videoclip e i contenuti sono scanditi dalla colonna sonora degli Assalti frontali e dei 99 Posse. Con Nirvana (1997) S. abbandona il ritratto generazionale per un progetto più ambizioso ispirato al cinema cyber punk, nel quale inserisce comunque alcuni temi del suo particolare universo narrativo (gli anni Settanta, il viaggio, l'amicizia).

bibliografia

Gabriele Salvatores, a cura di F. Merkel, Roma 1990.

Conversazione con Gabriele Salvatores e sceneggiatura del film "Sud", a cura di D. Grazioli, Roma 1993.

Nirvana. Sulle tracce del cinema di Gabriele Salvatores, a cura di G. Canova, Milano 1996.

R. Grassi, Territori di fuga. Il cinema di Gabriele Salvatores, Alessandria 1997.

Vedi anche
cinema Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta espressione d’arte nel campo della fantasia o strumento d’informazione, di documentazione scientifica, ... Diego Abatantuono Attore italiano (n. Milano 1955). Raggiunto il successo con Eccezzziunale... veramente (1982; nel 2006 è uscito il sequel), è diventato un protagonista del cinema italiano anche grazie a registi che hanno saputo valorizzare il suo talento poliedrico. Tra i film vanno ricordati: Un ragazzo di Calabria ... Paolo Virzì Virzì, Paolo. – Regista italiano (n. Livorno 1964). Considerato tra i maggiori eredi della tradizione della commedia all'italiana, lo sguardo ironico e attento puntato sulle trasformazioni sociali del mondo contemporaneo e sull'universo giovanile in particolare, ha iniziato a lavorare per il cinema come ... Fabrizio Bentivòglio Bentivòglio, Fabrizio. - Attore italiano (n. Milano 1957). Formatosi alla scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano nel 1976-77, lavorò con G. Strehler e poi con R. Valli, non abbandonando mai l’impegno teatrale. L’esordio significativo nel cinema avvenne nel 1981 in La vera storia della signora ...
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