FANTONI, Gabriele
Nacque a Vicenza il 16 febbr. 1833 da Vincenzo, commerciante, e dalla nobile Genoveffa Moretti. Frequentate le prime scuole nel locale seminario, dove gli fu maestro G. Zanella che vi insegnava lettere e filosofia e del quale rimase sempre amico, continuò gli studi sotto un istitutore privato, il canonico P. Marasca. Nell'aprile 1848, appena quindicenne, si arruolò nella guardia civica di Vicenza e fece parte del primo corpo mobile dei "volontari crociati", comandato dal colonnello G. Zanellato, nella1acompagnia, sotto il capitano A. Modenese, combattendo valorosamente a Monte Berico. L'11 giugno, dopo la vittoria austriaca, seguì i gruppi di volontari che si dirigevano verso Roma, per la via di Rovigo, rimanendo esule per un breve periodo.
Mortogli il padre, fu obbligato ad interrompere gli studi regolari per mandarne avanti l'attività commerciale, ma li continuò da autodidatta, indirizzandosi a quelli giuridici, fino a conseguire la laurea nell'università di Padova il 12 giugno 1856. Nel 1853, quasi ventenne, era stato emancipato dalla madre in punto di morte, e due anni dopo aveva sposato "una giovane povera" (tutte le fonti forniscono questa sola indicazione, senza nome), dalla quale avrà Vincenzo, nato nel 1856, che sarà dottore in legge e professore di musica, Napoleone, Genoveffa e Fantino, morto cinquenne. Incluso nelle liste della coscrizione austriaca, riuscì a sottrarvisi con sacrifici pecuniari e nella guerra del 1866 "tornò a offrire il braccio alla Patria italiana".
Dopo la laurea fece pratica di giurisprudenza e di notariato nello studio dei fratelli Curti di Vicenza. Nel 1857 si trasferì a Venezia, finché l'8 dic. 1860 riuscì a ottenere la nomina a notaio, con residenza a Chioggia; mantenne quell'incarico fino al 3 dic. 1863, quando poté procacciarsi una piazza notarile a Venezia, nella quale sarà in seguito confermato dallo Stato italiano, con regi decreti 1°giugno 1876 e 22 apr. 1883. Il 30 genn. 1872 divenne membro della Camera notarile, il 28 genn. 1883 conservatore e tesoriere dell'Archivio provinciale notarile di Venezia ed il 26 genn. 1885 membro di quel Consiglio notarile, organizzando in quello stesso anno il trasloco e il riordino dell'archivio a Rialto.
Fin da giovanissimo il F. aveva coltivato la musica, e specialmente il canto (oltre a suonare il flauto e il violino era dotato di una buona voce tenorile), sotto il maestro F. Canneti di Vicenza nel 1854-55, e poi a Milano per un periodo di perfezionamento: questi studi daranno origine a un altro filone della sua vasta opera di poligrafo (le sue pubblicazioni saranno complessivamente oltre 150). Le prime furono precocissime: il foglio volante Canto dei volontari della legione Brenta-Bacchiglione, Bologna 1848, ed Una di più. Racconto storico-patrio alla studiosa gioventù, in Strenna per il 1851 (Padova 1851) pp. 7-57), anche se il primo lavoro d'impegno risulta essere il Discorso pel Congresso internazionale di beneficenza in Londra, 4 giugno 1862 (Chioggia 1863), un saggio sugli errori e gli abusi nell'educazione dei fanciulli.
Nello stesso anno diede alle stampe quella che fu la sua opera più conosciuta e diffusa, L'assalto di Vicenza. Racconto storico a istruzione popolare sul passato. Epoca 1848 (2 voll., Milano 1863), pubblicata anonima; sotto il nome dell'autore invece vi fu una nuova edizione (Milano 1865), col titolo Straordinarie conseguenze di un amor disperato, romanzo, che in realtà è quella stessa del 1863 con frontespizio e copertina mutati, e un'altra riveduta ed ampliata con l'aggiunta di documenti (Vicenza 1883-84), che riprese il titolo originale.
Quest'opera ebbe complesse vicende giudiziarie, essendo stata il 3 febbr. 1864 proibita e condannata al sequestro e al rogo dal tribunale di Venezia. Tale lavoro, che molto piacque ai contemporanei, sarà aspramente criticato da G. Brognoligo su La Critica di B. Croce, in un articolo che lo definisce "brutto romanzo guerrazziano, cui unica scusa sono la passione patriottica e l'intenzione educativa..., per noi illeggibile, anche per la forma goffamente pretenziosa, comune del resto a tutte le scritture del Fantoni", quantunque restino "una fonte storica non trascurabile le note e i documenti che vi sono inseriti, e l'esser messo in chiaro rilievo che il popolo non partecipò affatto agli avvenimenti descritti".
Questo filone patriottico-risorgimentale è rappresentato da un nutrito gruppo di lavori, dei quali si segnalano Nuovo Diurno italiano, ossia compendio di storia d'Italia ne' suoi martiri dalla battaglia di Legnano fino ai giorni del Risorgimento italiano a tutto l'anno 1863 (Ravenna 1866; 2 ediz. arricchita, Venezia 1867; 3 ediz., Venezia 1883; 4 ediz., Padova 1885, con il titolo Diario dei martiri italiani dal 1176 al 1870), con l'appendice I martiri italiani nel 1867 (Venezia 1868); Garibaldi di F. Mornand. Prima traduzione italiana di G. Fantoni. Con aggiunta: Garibaldi nel 1866 di G. Fantoni (ibid. 1866); I fasti della guardia nazionale nel Veneto negli anni 1848-49. Memorie storiche. Biografie e documenti (in Gazzetta della Guardia naz. del Regno, n. 65, 1868-69; poi 2 ediz. riveduta, I, Venezia 1869; II, ibid. 1870); Biografie di dieci patrioti veneziani del 1848-49 (Torino 1898); Fanciulli eroi del 1848 (ibid. 1898); Cenni biografici di alcuni difensori di Venezia nel 1848-49 (ibid. 1899); Le commemorazioni cinquantenarie del 1848 nel Veneto (ibid. 1899).
A questo filone appartiene ancora un grandissimo numero di articoli commemorativi, biografici e d'occasione (ma poi anche d'arte, di poesia e di pedagogia: egli volle personalmente essere l'educatore dei suoi figli), che il F. venne pubblicando su molte riviste e giornali, ma specialmente su La Scena di Venezia, La Gazzetta della Guardia nazionale del Regno di Venezia, Il Corriere friulano di Udine, L'Italia artistica di Firenze, il Giornale della provincia di Vicenza, Il Teatro di Trieste, L'Osservatore veneto, l'Archivio veneto di Venezia e altre: un accurato elenco di essi (che non contempla però la produzione degli ultimi anni di vita del F.) è inserito nei lavori di S. Rumor.
Anche la professione notarile e l'impegno nell'Archivio notarile di Venezia furono occasione per un certo numero di pubblicazioni, fra cui principali L'Archivio notarile di Venezia (in Archivio veneto, n. s., XXVI [1883], 2, pp. 480-509); Esercizio 1883. Gestione dell'Arch. notarile prov. di Venezia. Relazione ... (Venezia 1884); Memoria storica sull'Archivio notarile di Venezia (ibid. 1885); LArchivio notarile di Venezia, memorie storiche (ibid. 1885).
Nel settore storico-musicale la principale e la più nota delle sue opere è senza dubbio la Storia universale del canto (Milano 1873, 2 voll.) che il Brognoligo giudicava "prolissa, piena di divagazioni, farraginosa, senza metodo e senza critica, enfatica nell'espressione, antiquata nella dottrina, del tutto estranea al contemporaneo rinnovamento degli studi e ispirata ad un ardente nazionalismo", pur riconoscendo che nel secondo volume "potrebbero forse avere importanza di documentazione storica certi "aneddoti, se tutti interamente fossero originali e genuini, intorno a cantanti famosi".
Il F. pubblicò inoltre: Memoria a Donizetti... (Venezia 1875); N. Monferrato e G. F. Brusa veneziani maestri di musica (ibid. 1876); Scoperta e recupero di musiche autografe ed inedite ... (Milano 1877); Se un partitante di musica esotica possa essere buon patriota (in Rivista minima, X [1880], 2, pp. 133 ss.); Relazione della musica antica fra i Chinesi e gli Elleni (Venezia 1882); Sulle musiche di Angelo Baldan veneziano maestro del passato secolo (ibid. 1885); La cappella musicale di S. Marco (ibid. 1888); I canti e le musiche del 1848-49 (in Gazz. musicale di Milano, n. 23, 10 giugno 1894, p. 363).
Volle cimentarsi anche nella poesia, principalmente con un "sonetto e ballata", pubblicati in occasione delle celebrazioni dantesche del 1865, Il gran rifiuto di Ravenna a Firenze, e il sesto centenario (Venezia 1865), e poi con In occasione del quinto centenario di F. Petrarca. Memoria e sonetto (ibid. 1874); A Fantino III° Fantoni... Versi (ibid. 1875); Il saluto del padre educatore (ibid. 1876); Nel cinquantenario del 1848. Versi (ibid. 1898). Non trascurò neppure il genere drammatico, pubblicando, sotto lo pseudonimo di Vincenzo N., Rakis re dei Longobardi. Ossia: Origine del potere nei pontefici. Azione storica sceneggiata (Milano 1866), né quello apologetico con Principii anagogici dettati in maniera semplice e a pronto ristoro di fede (Venezia 1865) e neppure quello archeologico, con Discorso angiografico ... (ibid. 1867), sul significato dei vasi figulini nei sepolcri.
Comunque si vogliano giudicare tutte queste pubblicazioni, più fruttuoso risulta forse un altro campo di attività, cui il F. si dedicò instancabilmente per tutta la vita: il recupero e la catalogazione di qualsiasi materiale relativo agli avvenimenti risorgimentali, in particolare della sua regione.
Egli raccolse e collezionò cimeli e documenti d'ogni tipo, armi, divise, bandiere, coccarde, medaglie, ritratti, autografi, proclami, rapporti, giornali, inni, fino ad oggetti minimi. Nel 1893 decise di far dono di queste collezioni al Comune di Vicenza, che ne curò la sistemazione nel palladiano palazzo Chiericati, dal 1855 destinato a Museo civico, con la denominazione ufficiale di "Raccolta Fantoni". Il F. stesso si occupò della classificazione e della sistemazione del materiale, pubblicando un ponderoso volume, Catalogo della Raccolta Fantoni nel Museo civico di Vicenza per la storia del 1848 in particolare e del Risorgimento nazionale in generale. Con prefazione del sen. F. Lampertico (Vicenza 1893), seguito da un'Appendice al Catalogo ... (ibid. 1897) e da un'altra (ibid. 1904), per inserirvi anche gli arricchimenti e le aggiunte che egli continuò a fornire alla raccolta. Inoltre, possedendo molti doppioni, cercò a lungo per essi una conveniente sistemazione, che trovò nel 1907 a Udine, dove pubblicò ancora un Catalogo della Raccolta Fantoni nel Museo civico di Udine ... (Udine 1908).
Con l'ultima opera, apparsa a pochi mesi dalla morte, tornò ancora alle vicende della sua giovinezza; si tratta però questa volta di un lavoro più maturo e interessante, non più accentrato solo sugli avvenimenti militari, ma piuttosto su quelli politici e sociali in Vicenza e Venezia, dei quali fornisce un'utile documentazione: Reminiscenze vicentine degli anni precursori immediati al 1848 (Vicenza 1913).
Morì a Venezia il 30 sett. 1913.
Fonti e Bibl.: Bassano del Grappa, Bibl. civica, Carteggio Ferrazzi, mss. 1342-47 (sei lettere del F. a G. I. Ferrazzi dal 20 ag. 1866 al 16 luglio 1867). Recensioni e reazioni alle opere del F.: A. Bardella, in Il Brenta, 2 marzo 1867 (su Il Nuovo Diurno italiano); Le Martyrologe national italien du chevalier G. F. de Venise, in L'Estafette. Journal (Paris), settembre 1867; C. Cantù, in L'Arte in Italia (Torino), 1869, n. 137; in Giambattista Vico (Napoli), VII (1870), 7, p. 53; in Gazzetta della provincia di Vicenza, 7 apr. 1870; in La Gazzetta di Venezia, 18 ott. 1873; A. Dumas, in L'Indipendente (Napoli), 24 luglio 1869; G. Garibaldi, in Gazzetta della Guardia nazionale del Regno, 16 genn. 1870 (due lettere di apprezzamento per i Fasti... e per il Diurno ...); I. Deschamps, in Journal de Gand, 4 giugno 1873; P. Cominazzi, in La Fama, rassegna di scienze, lettere ed arti, XXXIII, 14 e 21 luglio 1874; F. D'Arcais, in L'Opinione, 5 genn. 1884. Sul F. si vedano: necrologio in Rass. stor. del Risorg. italiano, I (1914), 1, pp. 189 ss.; M. I. Delanoúe, Cenni del F., Madrid 1868; G. Fantoni, Discorso autobiografico sull'educazione di se stesso, Venezia 1868; G. Berti, Lettera biografica di G. F., in Il Salvatore. Monitore di Napoli, 25 febbr. 1869, p. 43; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, Supplement (a cura di A. Pougin), I, p. 313; S. Rumor, G. F. Studio bibliografico, Vicenza 1900; Id., Gli scrittori vicentini dei secc. XVIII e XIX, I, Venezia 1905, pp. 557 s.; G. Brognoligo, Appunti per la storia della cultura in Italia nella seconda metà del sec. XIX, VI, La cultura veneta, in La Critica, XXI (1923), 6, pp. 365 ss.; C. Frati, Diz. biobibliogr. dei bibliotecari..., Firenze 1934, p. 216; M. Parenti, Aggiunte al Dizionario biobibliografico ... C. Frati, Firenze 1959, pp. 57 s. Sull'attività notarile del F. in due articoli di P. Moscatello in Il Notariato italiano (Palermo), 15 marzo 1885, p. 180 e 30 apr. 1894, p. 159. Cfr. inoltre: A. De Gubernatis, Diz. biogr. degli scrittori contemporanei, Firenze 1879, p. 428; Id., Dictionnaire des écrivains du monde latin, Rome 1905, pp. 560 s.; Diz. del Risorgimento nazionale, III, p. 38; C. Schmidl, Dizionario universale dei musicisti, I, p. 548.