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BERTAZZOLO, Gabriele

di Angela Codazzi-Elena Povoledo - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)
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BERTAZZOLO (Bertazzoli, Bertazzuolo), Gabriele

Angela Codazzi-Elena Povoledo

Figlio di Lorenzo, nacque a Mantova nel 1570 (cfr. lettera del B. in Davari, p. 36).

La famiglia B. si tramandava la carica di prefetto delle acque: un Giovan Angelo, direttore delle fabbriche di corte nel 1580, fu nominato "superiore generale di tutte le acque dello Stato di Mantova" nel 1596 (cfr. Mantova, Le Arti, III, p. 119, n. 177). A lui successe nel 1610 il nipote Giovanni Battista (ibid., p. 203, n. 134).

La maggior parte delle notizie relative alla attività del B. ci viene da un gruppo di lettere autografe conservate presso l'Archivio di Stato di Mantova e pubblicate a cura di S. Davari, o dalle dedicatorie di descrizioni e relazioni, scritte e date alle stampe dal Bertazzolo. Iniziò verosimilmente come cartografo pubblicando nel 1596, presso F. Osanna, una pianta prospettica di Mantova, dedicata a Eleonora e Vincenzo Gonzaga; la carta, incisa in rame, fu ristampata, con aggiornamenti, nel 1628 (uno dei rari esemplari è nella Bibl. Comunale di Mantova), e per oltre un secolo le piante della città derivarono da questa (cfr. Mantova, Le Arti, III, pp. 183, 205, nn. 149, 150). Dal 1603 al 1608 il B. lavorò a un rilievo completo del Mantovano; la delineazione rimasta inedita (in quanto documento ufficiale) non è giunta a noi.

Nel 1602 il B. era già prefetto generale delle acque; in quell'anno stese per Federico di Wurttemberg: un progetto per potenziare la navigabilità dei fiumi (Mantova, Bibl. com., ms. 494. E. I. 16: Relationes in futuram navigationem a Canstat usque ad Albrun…,1602). Nel 1607 studiò la possibilità di una diversione del Po da Casale Monferrato, città nella quale più tardi (1610), oltre che come scenografo, sarà occupato come architetto progettando una piazza con porticato della quale oggi non resta traccia (Arch. di Stato di Mantova, Fondo Gonzaga, F. II 8, 2718: lettera del 26 dic. 1610).

Non è possibile trovare documentazione su quest'attività architettonica del B. a Casale. Certo doveva sussistere una forte tradizione locale, se tanto Il zodiaco cronografico del 1769 (cfr. Schede Vesme, I,Torino 1963, p. 127) quanto G. A. De Morano alla fine del XVIII sec. (Mem. istor. della città… di Casale Monferrato, I, p. 598, in Arch. di Stato di Torino, Bibl. antica, ms. H. V. 35-36) ricordano con sicurezza il B. come nativo di Casale.

Per incarico del duca Vincenzo Gonzaga il B. progettò un importante lavoro di sistemazione della chiusa di Governolo allo scopo di mantenere costante il livello delle acque dei laghi di Mantova. In proposito scrisse un Discorso… sopra il nuovo sostegno che a sua proposta si fà appresso la Chiusa di Governolo…, pubblicato a Mantova nel 1609, all'inizio dei lavori, condotti a termine solo nel 1618.

è una relazione storica che tratta quattro argomenti principali: perché fu fatto il lago di Mantova; i benefici che esso arrecò; il successivo interramento; i rimedi necessari per ricondurlo in buono stato. Contiene otto disegni e piante, ed è dedicato a Francesco Gonzaga, figlio del duca Vincenzo.

Per Governolo il B. fece costruire un oratorio per il quale F. Borgani dipinse nel 1614 un Incontro fra Attila e Leone Magno; il B. pubblicò nello stesso anno a Mantova una Breve descrittione della vita di S. Leone primo… e di Attila Flagello di Dio. Ferdinando Gonzaga (29 febbr.1618) concesse a lui e ai discendenti una pensione annua con i redditi di Governolo. L'anno dopo il B. pubblicò una Relatione circa le acque della Gusolina (Mantova 1619). Verso il 1621 si occupò della navigazione via fiume da Venezia a Riva di Trento: una sua carta del Mincio dal Garda alla foce e del territorio circostante è conservata nel Museo Civico di Venezia (cfr. Segarizzi); nella Biblioteca Comunale di Mantova (n. 1328. I. VI. 1) è conservata copia di un manoscritto: Generale discorso… in materia di navigazione dell'Adige, Tartaro e Mincio nella Lombardia. Nel 1624, oltre ad occuparsi di nuovo,della chiusa di Governolo (cfr. Davari, p. 14), soggiornò per oltre cinque mesi a Venezia per trattare con i Veronesi la navigazione di quelle regioni con proposte che sarebbero tuttora accettabili (cfr. Archivio di Stato di Mantova, busta 1556, serie E XLV, cc. 1 r-51 r; contiene una serie di lettere del B. spedite da Venezia al duca).

Attività inerente alla sua carica di ingegnere idraulico, che includeva, inoltre, la cura delle fontane di corte (lett. del B. del 20-21 sett. 1621, cfr. Davari, p. 23) e l'ordinamento dei giardini (cfr. Bellonci, p. 199) fu quella di apparatore e sovrintendente agli spettacoli pirotecnici e "galleggianti": cfr. in proposito le numerose Descrizioni redatte e pubblicate dal Bertazzolo.

Già nel 1608, mentre attendeva ai lavori della chiusa di Governolo, il B. era stato impegnato nelle feste celebrate a Mantova in occasione delle nozze di Francesco Gonzaga con Margherita di Savoia. Sovrintendente alla "Battaglia navale" combattuta nel lago della città, la notte del 31 maggio, il B. organizzò e diresse la battaglia e i giochi pirotecnici. Due incisioni del B. raffiguranti le due macchine galleggianti (un'"isola" quadrangolare sorretta da "navi", e un "carro della fortezza") sono incluse nel Compendio di F. Follino (Mantova 1608).

Sempre nel 1608 il B. fu inviato dalla duchessa di Mantova, Margherita de' Medici, a Firenze per collaborare alle feste in occasione delle nozze di Cosimo con Maria Maddalena d'Austria. "Virtuoso artifiziere" come lo definì Antonio de' Medici, richiedendolo alla duchessa, fu impiegato nelle due "feste in Arno" del 3 e 4 novembre: "massime nella festa tanto celebre dell'Argonautica, et in quella del combattimento del galeone de' fuochi con le galere de' Corsari" (Discorso sui lavori della chiusa di Governolo: dedicatoria; v. anche lettera del B. alla duchessa, 14 ott. 168, in Davari, pp. 32 s.). Inventore dei soggetto dell'Argonautica era F. Cini; sovrintendente al teatro e alle macchine era Giulio Parigi. In un'altra lettera alla duchessa (cfr. Solerti, Musica, ballo e drammatica alla corte medicea…, Firenze 1905, pp. 54-57) il B. critica le scene e le macchine ideate dal Parigi per gli spettacoli al Teatro degli Uffizi. I disegni inviati alla duchessa, di cui si parla nelle lettere, furono probabilmente distrutti nel sacco del 1630 (cfr. Davari, pp. 32 s.).

Nel 1610, per festeggiare a Casale Monferrato la nascita di Ferdinando de' Medici, primogenito di Cosimo, il B. ideò una macchina pirotecnica coi simboli araldici dei Medici.

Nel 1611 il B. scrisse La Gonzaga. Opera drammatica. Rappresentante l'origine de signori Gonzaghi… (Biblioteca Comunale di Mantova, 812. G. II. 34). Nel marzo dello stesso anno, in concorrenza con F. Follino e A. Striggio, risulta impegnato nella messinscena di "una bellissima commedia il titolo della quale è Roselmina conli intermedi in musica ed il nome della favola è l'Aurora ingannata…" (Arch. di Stato di Mantova, Fondo Gonzaga, F. II. 8, n. 2721, lettera del B. del 28 marzo 1611).

Il B. è ritenuto in genere autore anche del testo ora perduto; ma non è escluso che esso debba esser stato invece quello di G. B. Leoni, che tanto successo raccolse sulle scene secentesche.

Nel carnevale del 1616 il B. era a Governolo, impegnato ad istruire una compagnia di giovani per la rappresentazione "di una Pescatoria detta l'Amaranta", destinata alla corte (lett. del 2 e 9 febbr. 1616, Arch. di Stato di Mantova, Fondo Gonzaga, F. II. 8, n. 2735). Nel 1617 il B. compose un Albero genealogico dei duchi di Monferrato (Mantova, Biblioteca Comunale, 1809, I, II, 10) che il 12 febbr. 1618 mandava al duca Vincenzo (cfr. Davari, p. 18). Nello stesso anno, sempre per carnevale, curò l'"ordine" di una mascherata, intitolata, pare, La Galatea (Fondo Gonzaga, F. II. 8, n. 2738).

Nel 1622 Ferdinando II d'Austria sposava in seconde nozze Eleonora Gonzaga, figlia del defunto duca Vincenzo. Il B. ideò una grandiosa macchina pirotecnica raffigurante il monte Olimpo (motivo araldico dei Gonzaga). Nel 1626, ormai vecchio e malato, diresse le due sue ultime feste: la prima si teme il 5 aprile, in onore di Claudia de' Medici diretta a Innsbruck, dove doveva sposare Ferdinando d'Austria: la macchina pirotecnica che fingeva un, rocca sormontata da Pallade, bruciando, si trasformava nel tempio della Gloria e della Pace: con la Relazione del B. è un'incisione raffigurante le macchine. Mancano invece notizie precise della festa pirotecnica, sempre in onore della casa d'Austria, celebrata in piazza S. Pietro nel settembre per ordine del duca Ferdinando. Da una lettera dell'artista (Arch. di Stato di Mantova, Fondo Gonzaga, F. II, 8, 2738, 25 settembre 1626) si sa che egli intervenne in piazza in lettiga. Il 30 ott. 1626 moriva a Mantova.

è lecito supporre che il B. abbia partecipato ad altre feste, oltre a quelle tramandateci dalle relazioni a stampa finora note, occupandosi prevalentemente delle opere pirotecniche o idrauliche, ma anche di scenografia e macchinistica teatrale, come dimostrano le rappresentazioni della Roselmina,dell'Amaranta e della Galatea. Alla luce delle descrizioni e delle poche incisioni pervenuteciappare artista capace, informato sulle tecniche più aggiornate, degno concorrente degli ingegneri fiorentini cui fu affiancato. L'iconografia delle macchine pirotecniche risulta sobria, di buona invenzione anche se legata dal gusto insistente delle trasposizioni araldiche enormemente ingrandite. Le architetture appaiono sobrie e più vicine alla tradizione tardo-cinquecentesca che non alle formule più spettacolari del Barocco.

Nel manoscritto di C. D'Arco, Notizie dell'Accademia…, è trascritta parte del testamento del B. e sono riportati i titoli delle sue opere a stampa e manoscritte. Si danno qui di seguito i titoli delle descrizioni di feste pubblicate e consultate, comprese quelle di feste che, pur non esaminate nel corso della voce, servono a completare la biografia del Bertazzolo. Breve descritione della battaglia navale e del castello di fuochi trionfali fatti il dì 31 maggio 1608 sul lago di Mantova nelle nozze del Seren. Duca Francesco Gonzaga con la Seren. Margherita infanta di Savoia, Mantova 1608, pubbl. in F. Follino, Comp. delle sontuose feste fatte l'anno MDCVIII nella città di Mantova per le reali nozze…, Mantova 1608, sul retro dell'incisione raffigurante il "carro della fortezza"; altre notizie della festa in F. Zuccaro, Il Passaggio per l'Italia… [Bologna 1608], a cura di V. Lanciarini, Bologna 1893, pp. 75 ss. Breve descrittione delle allegrezze fatte… nella città di Casale in Monferrato per la nascita del… Gran Prencipe di Toscana il primo dì d'Agosto dell'anno 1610, Casale 1610; Descrittione delle allegrezze fatte in Mantova per le nozze delle Maestà di Spagna e Francia, Mantova 1615 (Filippo IV e Isabella di Borbone figlia di Maria de' Medici); Breve descritione del nobilissimo trionfo e della sontuosissima festa celebrata in Mantova per l'elettione della Maestà di Don Ferdinando arciduca d'Austria et Imperatore de' Romani, Mantova 1619; Breve descritione delle sontuose feste celebrate in Mantova il dì 18 marzo 1621per la creazione del Sommo Pontefice Gregorio XV, Mantova 1621; Breve descritione dei fuochi trionfali fatti in Mantova per le nozze di Eleonora Gonzaga coll'Imperatore Ferdinando II, Mantova 1622, ristampato nello stesso anno in Breve relatione dello sposalitio fatto…, Mantova 1622; Breve relatione delle allegrezie fatte in Mantova per la incoronatione della Imp. Eleonora Gonzaga nel regno d'Ungheria, Mantova 1622; Descritione dell'apparato di fuochi trionfali fatti in Mantova il dì 14 sett. 1623 per l'assuntione al pontificato di Urbano VIII, Mantova 1623; Brevissima relatione dell'augusto apparato de' fuochi artifiziali fatti in Mantova il dì 5 apr. 1626 del passaggio della… Principessa Claudia Medici alle sue nozze con l'Arciduca Ferdinando d'Austria, Mantova 1626.

Fonti e Bibl.: Oltre a quanto citato nel corso della voce, si veda: Arch. di Stato di Mantova, Fondo D'Arco, C. D'Arco, Not. dell'Accademia…,II, pp. 18-35; E. Cagnani, Lettera cronologica (1612), in Mantova. Le Lettere, II, Mantova 1962, p. 621; P. Zani, Enc. metodica… delle Belle Arti, I,4, Parma 1820, p. 5; G. Arrivabene, Comp. Cronol.-critico della storia di Mantova,Mantova 1833, IV, pp.52 s.; C. D'Arco, Delle arti e degli artefici di Mantova. Notizie…, Mantova 1857, II, pp. 146-153, 257 s.; S. Davari, Cenni tratti da lettere ined. di G. B…,Mantova 1872; A. Capilupi, Le carte topografiche del ducato di Mantova alla fine del secolo XVI e al Principio di quello successivo, Mantova 1893, passim; Ministero dei Lavori Pubblici, Atti della Commissione per lo studio della navigazione interna nella valle del Po, Roma 1903, relaz. VI, allegato A; A. Segarizzi, Breve descrittione della navigazione proposta et inventata da G. B. da Venetia per sino a Riva di Trento, in Ateneo Veneto, XXVIII(1905), 1, pp. 179-190; R. Almagià, Monumenta Italiae cartographica, Firenze 1929, pp. 37 a-b; E. Faccioli, in Mantova. Le Lettere, II, Mantova 1962, v. Indice; E.Marani-Ch. Perina, in Mantova. Le Arti, III, ibid. 1965, v. Indice; Encicl. dello Spettacolo, II, coll. 390 s.

Vedi anche
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